Cuori letterari solitari

Sex and The City. Cuori letterari solitari

Chi non ha mai sbirciato tra gli annunci amorosi nella pagina delle inserzioni del quotidiano, o nella rubrica rosa della rivista di gossip, “ovviamente” letta dal parrucchiere? Chi, se sorpreso nel farlo, ha negato un interesse reale,  affermando di leggere le inserzioni amorose di quando in quando, solo per curiosità o divertimento? Beh, se siete tra quelli colti in flagrante con il naso nelle pagine dedicate agli annunci sentimentali, potete rilassarvi e non sentirvi a disagio. Infatti, “udite udite”, tra i fan più accaniti delle rubriche per “cuori solitari” ci sono proprio gli “intellettuali”.

E già, la categoria da cui meno ci si aspetterebbe una “debolezza” di questo tipo.  A riportare la sorprendente notizia è stato, qualche settimana fa il magazine D. Negli Stati Uniti tra i letterati newyorkesi è diventato decisamente “trendy” lanciarsi nel mercato dei “personals”, così si chiamano oltreoceano gli annunci per cuori solitari. 

I “personals” su The New York Review of Books

A sdoganare la sezione inserzioni amorose tra scrittori, poeti, editor e sceneggiatori è stata la prestigiosa e snob The New York Review of Books  dove i “personals”, dal 1963, anno di nascita della rivista, ad oggi sono diventati un appuntamento sempre più atteso e seguito.

Questi cuori letterari solitari hano avuto un successo tale, che all’entrata sul mercato del più giovane e altrettanto snob quatrimestrale letterario n + 1, la curatrice Kaithlin Philips, ha voluto fortemente inserirvi una nuova rubrica di “annunci per cuori solitari”, convinta che nel mondo intellettuale ci fosse, nella comunicazione amorosa, una enorme lacuna che doveva essere colmata.  La scommessa si è rivelata vincente. 7  mila annunci in pochi mesi, scritti e inviati da una valanga di pensatori  da ogni parte del mondo. Tutti in cerca della loro RLT Relazione a Lungo Termine.

Trattandosi di inserzioni sentimentali a firma di letterati, il risultato non può che essere un linguaggio decisamente originale, prevalentemente per addetti ai lavori.

Un esempio?

Lei: “giornalista semi-disponibile, nei tardi vent’anni, entusiasta dello yoga e fan del post-strutturalismo francese. Desidera incontrare scrittore di fiction o non-fiction per lunghe conversazioni su politica e simili davanti a del buon vino…”.

Lui: “Sono il tipo alto, magro, non in fantastica forma, tornato a vivere dai genitori dopo un master in Relazioni Internazionali. Etero, (finchè non sia provato il contrario) e con tendenza a diventare noioso se non stimolato con continuità”.

Lei: “A parte amare le teorie del complotto e i maglioni oversize, cerco qualcuno con cui fare religiosamente i cruciverba del New York Times al mattino. (Ma non insieme, perché sono ferocemente possessiva, solo delle parole crociate, degli uomini molto meno)”.

Lui: Per quanto trovi che le tipe glaciali siano hot, non sono arrivato al punto di ritenere che Siri (la voce “intelligente” dell’iPhone) possa essere la mia fidanzata surrogata: cerco la sua versione reale”.Cuori letterari solitari. Cronache Letterarie

E ancora: “Io dipendente da Terry Pratchett, Wilde e Gibran, una Voltairessa. Tu: uno che può convincermi che il Dostoevskij di Delitto e Castigo non è un rimuginatore idiota, quindi assertivo, che metta in atto le sue teorie”.
Insomma la strada è spianata e l’invito della curatrice Kaithlin Philips agli italiani è arrivato. Chi voglia lanciarsi alla ricerca di un amore snob che somigli all’eroe della serie culto, o alla protagonista del proprio romanzo preferito, ora sa come fare!

Fabiana Cofini

Fabiana Cofini

Giornalista per Rai News, autore televisivo, dal 1993 lavoro per la Rai in vari programmi sulle tre reti. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, ho insegnato inglese e svolto uffici stampa. Vivo a Roma, sono sposata e ho un figlio.

23 commenti

  1. Veramente non sono affatto sorpresa che i più dei “cuori solitari” ci siano gli “intellettuali” (virgoletto, perchè le categorie sono molte ed ampie, ma non mi par il caso di stra qui a spaccare il capello in quattro… Tanto meno sulla definizione stessa di “intellettuali”)… Stai lì e leggi… ed è solipsistico. Stai lì e scrivi… ed è solipsistico. Stai lì è suoni… ed è nove su dieci solipsistico (se sei un musicista di classica, sei un solipsistico pure mentre suoni in un’orchestra di 80 elementi; si salvano solo i rockkettari). Stai lì a studiare, stai lì a ricercare il genoma in un microscopio, a comporre versi, a fotografare, ad editare, a sognare, immaginare, analizzare, osservare… E sei sempre solo. 😀

    • Cristina, mi pare di notare un certo pessimismo… ma tutte queste cose puoi anche farle in compagnia, che è pure più bello!

    • Cara cristina evidentemente tra un importante studio sul genoma o la stesura di un romanzo epico anche gli intellettuali piu’ solipsisti sentono il bisogno di ‘condividere’….e questa e’ senza dubbio una notizia a mio parere positiva……cosa ne pensi?

  2. Ho letto l’ articolo.
    E tutto vero, e allo stesso tempo dipende da dove veniamo, da chi siamo circondati, delle occasioni della vita , che certe volte neanche ” ce lo insunnnammo”. -questo sarebbe un siciliano male scritto e male parlato, ma ogni tanto mi vengono ricordi della mia Catania e della sua gente che diceva cose che sembravano ” fatte su misura”-. (Volevo dire,” non ce lo sogniamo.”)
    Ho vissuto in vari posti, in questo ordine: Catania, Cordoba-Argentina-, Carlos Paz, Codoba, Rosario, Catania, Cordoba, Buenos Aires, Cordoba, Milano, Cordoba.
    In ogni posto ho trovato persone che per non restare sole, si sposavano con il primo che spuntava in scena. Hanno chiuso prima un occhio, poi due; poi… non sentono non vedono e non parlano, come le tre scimmie. Altre sono rimaste zitelle – parlo degli anni cinquanta – perchè c’erano meno opportunità di frequentarsi e più riservo per dimostrare i sentimenti. Poi venne l’epoca degli innamorati e ci sposevamo solo per amore. Alcune volte dava risultato, altre volte si doveva pattare per seguitare a convivere. Con il tempo alcuni divorziarono, altri tornarono ad avere un equilibrio familiare.

    Adesso, l’unico che ascolto da tante ragazze è: che non ci sono uomini disposti a un impegno serio. Aspettano essere maturi per avere una discendenza come per assicurarsi una vita normale, socialmente accettabile.
    Ma credo che la solitudine può fare reagire in forma mai sognata.
    Si ci aggrappa a un ramo, trovato in mare aperto, e uno si domanda – ma come sono arrivata fino qui?…
    …ma ci si arriva, senza calcoli senza premeditazione e in quel momento ci aggrappiamo a quel ramo fragile, quasi inutile, ma è l’unica speranza che ci resta, è quello è importante.
    A me è successo.
    …ma torno a riprendermi sperando di trovare l’anima gemella.
    ME LO MERITO!!!

    SILVIA-

  3. Quanta saggezza Silvia nelle tue parole…quella saggezza che arriva solo da un vissuto intenso e profondo come quello che credo tu abbia avuto……dalle tue parole emerge il fatto che sia nel passato che oggi il matrimonio ha poco a che vedere con l’amore, spesso ha a che fare con altre dinamiche (ricerca di una posizione o affermazione sociale, paura della solitudine, bisogno di creare famiglia)…..però quello che ci insegni è che non bisogna mai smettere di sognare l’amore, quello vero ….buona vita!

    • A SCOPPIO RITARDATO TI RISPONDO FABIANA:
      NON AVEVO RILETTO L’ARTICOLO E SOLTANTO ADESSO VEDO CHE MI HAI RISPOSTO.
      GRAZIE PER QUELLO CHE DICI.
      E TANTI AUGURI PER TE.
      SILVIA.

    • …ben venga il virtuale cara giovanna se non sostituisce pero’ la “tattile” realta’, imbattibile, a mio avviso, nell’aiutarci a riconoscere l’altro …..

  4. mi sembra geniale e nello stesso tempo inquietante come molte delle cose che ci arrivano da oltreoceano.. che ovviamente io approvo sempre! bene, bene..quasi quasi divorzio!

    • Alessandra o aspettavi l’occasione per cambiare vita, oppure ti direi di non essere precipitosa…..magari fatti prima un giro tra i “personals” prima di telefonare all’avvocato e magari…….buona fortuna!

  5. AAA Cercasi “cuore” capace di dare consigli sull'”orto”… tempi di semina, raccolta, ecc.
    AAA Cercasi “cuore” in grado di raccontare favole mentre io osservo le fiamme del camino…
    AAA Cercasi “cuore” che sappia suggerire ricette, vini e raccontare libri e film… perché la mia “nuova” vita sarà in campagna, lontana dai cinema, dalle librerie, dai ristoranti e dalla televisione.

    PS Sono favorevole al matrimonio e contraria alla convivenza.

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