Preparativi per la prossima vita. Nicola Lagioia intervista Atticus Lish

 

Nicola Lagioia Atticus Lish. @TizianaZita per Cronache Letterarie
Atticus Lish a Roma per presentare il suo romanzo, insieme a Nicola Lagioia

Nicola Lagioia intervista Atticus Lish, esordiente di successo che ha scritto un romanzo su New York vista dal basso. Preparativi per la prossima vita è partito con 3500 copie, grazie a un piccolo editore, ed è diventato un libro importante di questa stagione americana.

“C’era una volta la New York di Colazione da Tiffany che era un posto scintillante e malinconico, popolato da scrittori in erba e miliardari senza scrupoli, ragazze perdute che dall’Upper East Side prendevano un taxi, la mattina presto, per andare a vedere i propri sogni ricomposti nella vetrina di una gioielleria. L’immaginario letterario della città si è nutrito di tante New York. I commercianti eroici di Malamud, o gli yuppies tremendi di Bret Easton Ellis, il Bronx ruspante di Don DeLillo.

Man mano che passavano gli anni, Manhattan è diventata sempre più un posto per ricchi e la mappa letteraria della città si è spostata verso Brooklyn. Anche se la New York che ci hanno raccontato finora era una città problematica, era comunque una città di integrati disfunzionali, dove i personaggi più sbrindellati potevano essere i componenti di un gruppo punk. Una città fondamentalmente bianca, popolata da persone con un livello culturale medio, o medio alto. Quella di Atticus Lish è invece una New York completamente diversa. Non è una città ricca. Non è una città alla moda, non è una città bianca, non è la New York dei radical chic e neanche quella dei punk. E’ una New York dei poveri, dei diseredati, degli emarginati.

Preparativi per la prossima vita, il romanzo con cui Atticus Lish ha vinto il Pen/Faulkner Award, è la storia di un luogo e di un incontro. Il luogo è Flushing, un quartiere del Queens, l’incontro è quello fra Zou Lei e Skinner. Zou Lei è una cinese senza documenti che entra clandestinamente negli Stati Uniti passando per il confine del Messico. Skinner è un cittadino americano che è stato in Iraq per tre volte e che in guerra ha visto cose che non avrebbe dovuto vedere. Lei è super determinata a rimanere a New York, mentre lui quando si è congedato dall’esercito ha ricevuto in dote una pistola e molti psicofarmaci per non impazzire.

I due s’incontrano in questo quartiere che assomiglia ai tanti quartieri multietnici di tante città e lì inizia la loro storia d’amore. Sono due diseredati. Lei è fuori dalla patria e lui è uno straniero in patria. Atticus Lish non ha il background dell’intellettuale tipico newyorkese, è stato due anni ad Harvard, poi ha mollato, è stato nei Marines, ha fatto un sacco di lavori, ha lavorato come guardia di sicurezza, come cassiere in un fast food, telefonista in un call center. Vorrei chiedere ad Atticus Lish: com’è nato questo romanzo?

 

Preparativi per la prossima vita. Atticus Lish. Cronache Letterarie

Atticus Lish
Grazie per questa analisi eccellente del mio libro. Quando George W. Bush ha dichiarato guerra all’Iraq, è stato quello il momento che mi ha spinto a scrivere. All’epoca stavo in California, lavoravo come operaio nel settore edilizio e mentre guidavo per andare al lavoro, ho sentito alla radio Colin Powell e George Bush che facevano pressione per entrare in guerra. Ho pensato che sarebbe stata una tragedia ed è lì che è iniziato il mio libro.

Nicola Lagioia
Tra l’altro Atticus ha anche insegnato inglese in Cina e vorrei chiedergli: è vero che il tuo interesse per la Cina nasce dai film di kung fu?

Atticus Lish
Sì. Quando ero piccolo i miei genitori non volevano che guardassi la tv. Erano dei bravi genitori. Un giorno che non erano a casa ho acceso la televisione e ho visto Dalla Cina con furore con Bruce Lee. Questo è il motivo per cui m’interessa la Cina.

Nicola Lagioia
Devo dire che i film di Bud Spencer e quelli di Bruce Lee sono stati i primi che io ho visto al cinema, quindi qualcosa in comune l’abbiamo. Tra l’altro era mio padre che mi portava a vedere i film di Bruce Lee, quindi non so se era un buon genitore o meno. So che ti sei molto documentato per scrivere questo libro. Che differenza c’è tra quello che volevi raccontare prima e quello che hai scoperto?

Nicola Lagioia e Atticus LishAtticus Lish
C’erano molte cose che avrei voluto sapere, ad esempio volevo imparare come funzionava la guerra e ho pensato di andare in Iraq. Ne ho parlato con mia moglie ma poi ho deciso che era troppo pericoloso. Comunque volevo vedere le cose da vicino, perciò ho cominciato a fare lunghe passeggiate. Sono andato a Flushing, a Long Island, nel Bronx per vedere le cose da vicino. Una volta ho fatto una camminata di 55 miglia dal Connecticut a New York. Questo è stato il mio modo di fare ricerca.

Nicola Lagioia
E hai intervistato anche un sacco di persone, dai poliziotti ai clandestini. Com’è stato conoscere tutta questa gente?

Atticus Lish
Ho incontrato moltissime persone, così ho raccolto il mio materiale. Ad esempio una signora che viveva in una comunità di cinesi, accanto a dove vivevo io. Stava raccogliendo delle lattine usate per riciclarle. Le ho chiesto perché stava facendo quel lavoro e perché era venuta negli Stati Uniti. Lei mi ha risposto che veniva dalla Cina e lì la polizia l’aveva costretta a un aborto forzato perché aveva violato la legge che costringeva le donne cinesi ad avere un solo figlio. Per questo era scappata e io l’ho messa nel mio libro.

Nicola Lagioia
Questo Skinner, questo soldato, da una parte vorrebbe amare Zou Lei, dall’altra c’è qualcosa che glielo impedisce ed è la sua interiorità completamente stravolta dalla guerra. Non so come sia negli Stati Uniti ma io ho l’impressione che mentre del Vietnam sapevamo tutto, di queste guerre non sappiamo niente. Le storie di chi viene bruciato dalla guerra, oggi a noi arrivano molto di meno. Com’è la situazione negli Stati Uniti?

Atticus Lish
Non ho informazioni esaurienti sulla situazione dei reduci. So che cè un progetto che si chiama Wounded Warrior, “il guerriero ferito”, che si occupa dei veterani dopo la guerra. In molti casi questi seguono programmi di auto aiuto. La maggior parte delle persone hanno difficoltà a capire la guerra e molte di loro non vogliono neanche capirla. Ho conosciuto un veterano che mi ha detto: “Ho smesso di parlare della guerra in Vietnam perché mi sono accorto che le persone non vogliono ascoltare queste cose”.

Nicola Lagioia
In un’intervista rilasciata da David Byrne, l’ex cantante dei Talking Heads, diceva che se gli fosse toccato arrivare oggi a Manhattan da musicista squattrinato come aveva fatto negli anni Settanta, per lui non ci sarebbe stato posto. Com’è cambiata New York da quando eri ragazzino a oggi?

Preparation for the Next Life. Preparativi per la prossima vita. di Atticus Lish

Atticus Lish
La città è cambiata. Prima era meno ricca e molto più unica, mentre ora è molto più simile a tante altre città. In effetti per trovare quello che ci interessa bisognerebbe andare più ai margini della città. Anche David Byrne dovrebbe trovare qualcosa più in periferia. New York sta perdendo quello che io più amavo della città, ma il cambiamento è anche positivo perché sta diventando più sicura ed è una cosa buona che il tasso di criminalità si sia ridotto.

Nicola Lagioia
Tu sei stato in Cina nel 1988 e poi ci sei tornato di recente, tra l’altro sapendo parlare il cinese. Allora la stessa domanda che ti ho fatto su New York te la farei sulla Cina: che paese hai trovato rispetto al 1988?

Atticus Lish
Quando ci sono stato nel 1988 c’era una sorta di purezza, di integrità. La gente era molto influenzata dal comunismo, fisicamente erano tutti molto magri, portavano la divisa di Mao. Io ero a Pechino ed era tutta costruita in orizzontale, non c’erano edifici molto alti, mentre adesso quando sono tornato ho visto dei palazzi altissimi. E poi loro conoscono bene American Idol, hanno il loro American Idol. In pratica la loro cultura è diventata una cultura pop globalizzata e americanizzata.

Nicola Lagioia
Nel prossimo autunno, negli Stati Uniti ci saranno le elezioni presidenziali. Persino noi sappiamo abbastanza bene qual è l’opinione di Donald Trump sull’immigrazione. La vera domanda è: gli altri movimenti politici hanno davvero a cuore la sorte dei più deboli, degli immigrati come Zou Lei?

Atticus Lish
E’ sempre più difficile venire in America e fare una buona vita da immigrati. Molti arrivano ancora negli Stati Uniti, anche clandestini, ma il tipo di compenso è sempre più misero e scarso. Gli immigrati lavorano moltissimo. Addirittura nel paese d’origine lavoravano meno. E non riescono a trovare un equilibro tra la vita lavorativa e la vita privata. Sono esausti, devono gestire lavori diversi e sgobbano per infinite ore.

Nicola Lagioia
Questo è un libro sulla possibilità di amarsi nonostante tutto congiuri perché non sia possibile. Che speranza c’è per quelli come Skinner?

Atticus Lish
Ci saranno nuove terapie per la sindrome da stress post traumatico. Ad esempio c’è una nuova terapia, che non è ancora diffusa, che si occupa del movimento degli occhi. Ci sono alcune culture in cui questo problema è gestito in maniera diversa. In Indonesia i guerrieri, prima di andare in guerra  fanno una specie di cerimonia e richiamano il dio della guerra dalla montagna. Alla fine della guerra lo rimandano sulla montagna. Questa è una cosa che forse dovremmo imparare a fare in Occidente.

Nicola Lagioia
Il tuo libro negli Stati Uniti è stato un caso e ha vinto il Pen/Faulkner Award. Facendo tutte queste presentazioni e avendo tutto questo riscontro, cosa hai scoperto? I lettori che ti dicono?

Atticus Lish
Grazie alle domande che mi fanno, io vado a rileggere alcuni passaggi del mio libro. Questa è una cosa che ho imparato e ora che scrivendo un nuovo libro voglio rileggere a voce alta quello che scrivo perché le orecchie sentono cose che gli occhi non vedono.

Nicola Lagioia
I tuoi protagonisti, quaranta o cinquant’anni fa, li avremmo definiti proletari perché avremmo presunto la mancanza di tutto nella loro vita, tranne che di figli. Invece loro non sono neanche proletari e non hanno neanche i figli. Quello che gli rimane sono i corpi.

Atticus Lish
Questo è un libro sui corpi. Zou Lei è una donna sola e corre molti rischi per le strade quando gira da sola, quindi sa di dover essere forte ed è per questo che si allena, perché in caso di pericolo deve poter scappare. Skinner è un soldato e sa che per questo deve rimanere forte e in forma, perciò si allena.

Nicola Lagioia
Tu hai dichiarato che un libro a cui ti sei ispirato molto per scrivere il tuo è stato Madame Bovary, che è un libro completamente diverso dal tuo. In che senso ti ha ispirato?

Atticus Lish
Avevo bisogno ci imparare a scrivere per poter scrivere questo libro. In particolare dovevo saper gestire un rapporto che cambia. Ho pensato che se avessi semplicemente raccontato i cambiamenti che avvengono nel tempo tra due persone, sarebbe stato noioso. Così ho cercato come si affronta nella letteratura una relazione d’amore. Per questo ho letto Madame Bovary.

Tiziana Zita

Tiziana Zita

Se prendessi tutte le parole che ho scritto e le mettessi in fila l'una dopo l'altra, avrei fatto il giro del mondo.

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