In questo inizio 2017 ho pensato di presentarvi un erotic suspense, nonché thriller psicologico, davvero sorprendente, scritto dall’americanissima – nonostante il nome – Alessandra Torre, autrice di 12 libri di cui 5 al top della classifica del New York Times nell’erotico. Sinceramente ciò che colpisce di Bugie nascoste non è tanto la parte eros che è, sì sostanziosa, ma non predominante ed è intrecciata alla trama come l’ingrediente essenziale di qualsiasi relazione. Ciò che ci tiene al guinzaglio dalla prima all’ultima riga è la curiosità quasi ossessiva di comprendere il mistero sotteso allo strano triangolo in cui la protagonista si ritrova invischiata.
Va bene così. Girati e porta il tuo bel faccino lontano da quest’uomo. Lui non ti toccherà più. Non farà più l’amore con te. È mio. Prenderò io il tuo posto. […]
“Ho vinto io.” Sorrisi, dandomi un cinque virtuale […] Avrei festeggiato la vittoria con l’altro uomo della mia vita.
Avanti. Giudicatemi. Non avete idea di cosa comporti il mio amore.
Amo due uomini. Scopo con due uomini.
Se pensate di avere già sentito questa storia, vi sbagliate.
All’inizio la storia sembra come tante altre. Layana Fairmont, giovane di buona famiglia, stanca delle solite convenzioni e degli obblighi cui è stata sottoposta fin da piccola, cliché della classe a cui appartiene, incontra ad un galà di beneficenza il fascinoso quanto misterioso Brant Sharp. Genio. Miliardario. Filantropo.
Genio perché a lui appartiene una delle società più importanti e innovative della comunità tecnologica. Misterioso poiché molte voci contraddittorie girano sul suo conto: nessuna relazione stabile, prostitute che di avvicendano a tutte le ore nel suo appartamento, ipotesi di omosessualità. Del resto è piuttosto facile foraggiare certe dicerie quando il soggetto è il perfetto esempio di genio e sregolatezza.
Layana ne è imprevedibilmente attratta, considerando che gli uomini ricchi e viziati con un ego smisurato sono proprio quelli a cui la madre l’aveva destinata fin da piccola e quelli da cui lei, ovviamente, rifugge. Ma con Brant dovrà ricredersi perché lui non è nulla di tutto ciò.
Iniziano una relazione, sulle prime occasionale, che però diventa presto molto di più. Eppure le persone che più dovrebbero rallegrarsi della volontà di impegno di Brant sono quelle che più rimangono perplesse e preoccupate per questa relazione. A cominciare da Jillian, zia, direttore finanziario e volto della società di Brant, che preferirebbe vederlo con prostitute mandate dall’agenzia piuttosto che con Layana perché, afferma, questa relazione lo distrae dagli impegni con l’azienda. Oppure ci sono gli stessi genitori di Brant che dimostrano alla ragazza una tiepida accoglienza e una certa preoccupazione per questa frequentazione prolungata.
Per Layana, che si è appena liberata dal giogo materno e che non ha più intenzione di fare o dire ciò che le viene imposto, questi tentativi di allontanarla da Brant si trasformano in una calamita verso di lui. Che diventa un magnete irresistibile, nutrendosi del dubbio e della curiosità, quando Jillian le offre dei soldi per stargli lontana: vuole farle un favore perché “Brant è merce avariata”. Com’è possibile che un uomo così brillante, tenero e affettuoso possa essere merce avariata? Cosa vuol dire Jillian?
“Chiamami quando avrai scoperto il vero problema” l’avverte.
Le due donne non si sentiranno per quasi un anno. Layana la chiamerà la notte in cui scoprirà il segreto di Brant.
Da qui in poi il lettore sa che lei conosce questo segreto, ma la narrazione va a ritroso per quasi tre anni per poi riavvicinarsi al presente, raccontandoci il seguito: i dubbi di Layana, le assenze di Brant, i suoi silenzi, i tentativi di Jillian di boicottare la loro relazione e, finalmente, il segreto.
Dopo la sua scoperta, che a noi lettori verrà rivelata solo verso la fine del romanzo, Layana inizia per caso – forse delusa, forse costretta dagli eventi – una relazione parallela con il giardiniere Lee. La ragazza lo cerca tutte le volte che Brant sparisce per giorni, chiudendosi nel suo laboratorio in preda al genio creativo. Lee è l’antitesi di Brant: rozzo, animalesco, primitivo. La loro è una relazione molto fisica e, pur amando profondamente Brant, Layana non riesce a chiudere la loro storia. Anzi, quando scopre che lui ha una ragazza fa l’impensabile per rovinare la loro relazione e riportarlo a sé.
E’ molto difficile parlare di questa storia senza rivelare l’incredibile, sconvolgente colpo di scena alla luce del quale tutto avrà un senso.
Ciò che sembra una banale storia di tradimento – per noia, per gioco– una mera routine nell’ambiente patinato ma marcio di cui fanno parte i protagonisti, assumerà totalmente un altro significato. Vi chiedo di avere fiducia e affrontare la lettura perché questa talentuosissima autrice che è Alessandra Torre ha una capacità davvero sorprendente di portarci verso un epilogo inaspettato, seminando con perizia tasselli di verità da cui emergono frammenti di dolore di un passato sorprendente quanto orribile.
Intuiremo così un insieme di cause ed effetti che avrebbero potuto essere evitati da chi invece ne è stato l’artefice per spietato calcolo.
La protagonista percorre con forza e determinazione la complicatissima strada per riprendersi l’uomo che ama, affrontando in nome di questo sentimento l’umiliazione e il dolore, attingendo a una capacità di accettazione non comune.
Bugie nascoste si legge tutto d’un fiato fino alla fine, complice una buonissima scrittura in grado di intrigare e esprimere i tormenti e i contrasti dei protagonisti, capace di sollecitare le più disparate ipotesi sul “mistero” che avvolge la vita di Brant, che si riveleranno tutte drammaticamente lontane dalla verità. La storia è così avvincente che la vediamo già realizzata per immagini: peccato però che farne un film sarebbe impossibile. Perché? A questo potrete rispondere solo leggendo!