Sono le donne che leggono di più, questo ormai è evidente, al punto che le case editrici creano copertine femminili anche per romanzi che femminili non sono. Vincent Monadé, Presidente del centro nazionale del libro francese, ha scritto un libro breve e divertente che s’intitola Come insegnare a leggere all’uomo della tua vita.
Eppure per molto tempo la lettura è stata considerata un’attività pericolosa per le donne perché le faceva evadere dalla loro vita di mogli e madri. Vedi Madame Bovary che è diventata quello che era proprio per aver letto dei romanzi.
La letteratura ha una grande potenza emancipatrice, sostiene Monadé, ed è un peccato che i maschi se ne privino. I ragazzi smettono di leggere verso i 13, 14 anni. Il perché nessuno lo sa, ma questa tendenza si sta accentuando. Dopo l’adolescenza non ricominciano a leggere romanzi, a differenza delle ragazze il cui rapporto con la letteratura si evolve per tutta la vita. I maschi smettono di leggere per piacere e cominciano a leggere cose utili, per lavoro. Leggono libri scientifici e libri di storia, giornali e se proprio devono evadere, fumetti: in questo superano le donne. Gli uomini leggono per approfondire la loro conoscenza, le donne per evadere.
All’ultimo Women’s Fiction Festival di Matera, l’agente letterario inglese Porter Anderson ha posto quella che evidentemente è diventata una questione editoriale: come recuperare il pubblico maschile? “Ciò che gli uomini cercano in una storia è azione, inseguimenti, competizione. Gli uomini hanno sempre voglia di aggiustare tutto. Quando c’è un problema usano il nastro adesivo.
L’uomo è una macchina per risolvere problemi”.
”Inoltre”, ha aggiunto Anderson, “gli uomini amano la concorrenza, la gerarchia, il sesso, la ricerca della donna, mentre una donna vuole sentire le emozioni. Perciò servono libri di azione, specialmente per i ragazzi che vogliono vedere l’eroe che combatte e vince”.
C’è anche da considerare che la maggioranza del personale delle case editrici è femminile. Bisognerebbe riequilibrare questa situazione per attrarre entrambi i sessi. Ed è quello che si ripropone Vincent Monadé il cui obiettivo, in Come insegnare a leggere all’uomo della tua vita (Comment faire lire les hommes de votre vie), è convincere gli uomini che non è mai troppo tardi per cominciare, o ricominciare a leggere.
Sono le donne comunque, che trasmettono la letteratura ai figli. Dalle indagini risulta che le donne leggono molta letteratura per l’infanzia e non perché a quarant’anni diventano improvvisamente appassionate del genere, ma perché trasmettono il piacere della letteratura alla progenie. Ecco un altro modo per far leggere gli uomini della propria vita.
Una cosa soprattutto va sfatata: non si legge per mancanza di tempo. Le donne infatti leggono di più, pur essendo molto più indaffarate degli uomini.