Better Call Saul: storia di un immaginario

Nell’epoca della convergenza mediale, narrare una storia significa creare universi complessi all’interno dei quali temi e personaggi prendono forma. Se prima bastava creare una trama intricata e dei personaggi caratterizzanti per raccontare una storia di successo, ora al centro si trova l’universo  all’interno del quale i personaggi si muovono. Universi che finiscono per assumere, col tempo, vita propria. Ad essi sono dedicati media diversi: ognuno con la propria autonomia. La storia si frammenta in canali diversi e l’utente può costruire la propria esperienza senza seguire una direzione predeterminata.

A questa legge obbediscono ormai tutte le nuove forme di narrazione, serie tv comprese, che usano sempre più canali diversi dalla tv per colmare delle lacune narrative, come, per esempio, i fatti che precedono o seguono il lasso di tempo narrato dalla serie.

Better Call SaulÈ il caso di Better Call Saul, giunta ora alla terza stagione, che si svolge in un’epoca che precede i fatti di Breaking Bad e vede al centro del racconto un personaggio secondario della serie: Saul Goodman, l’avvocato di Walter White. La serie nasce come spin-off di Breaking Bad, da cui riprende la struttura e alcuni elementi narrativi, come il consolidato incipit dell’episodio con anticipazioni sul finale. Nonostante alcuni paletti posti dalla natura stessa di prequel, facendo leva sulla forte caratterizzazione dei personaggi, la Amc è riuscita a creare una serie drammatica di successo. In particolar modo, è la trasformazione psicologica di Jimmy in Saul descritta registicamente in modo perfetto a far appassionare i fan alla serie.

Breaking BadAnche se la maggior parte degli spettatori sono già esperti di Breaking Bad, la serie è accessibile come punto di ingresso principale dell’universo: la mancanza di lacune narrative e di eccessive ridondanze, permette una visione piacevole senza la necessaria visione della serie madre.

La narrazione di Better Call Saul procede seguendo due movimenti orizzontali: uno legato al tempo, per cui la serie procede nei fatti cronologicamente di stagione in stagione, uno legato allo spazio narrativo in cui a sommarsi sono i contenuti che devono colmare le lacune della serie madre che ha luogo successivamente. All’immersione degli spettatori spinti dalla volontà di addentrarsi nella storia attraverso  scorpacciate di episodi, si contrappone il movimento opposto, ovvero, l’estrazione dei personaggi al di fuori della storia. La possibilità di estrapolare temi e personaggi al di fuori della trama della serie, consente ai fan di appropriarsi e ampliare l’universo stesso, riempiendo dei vuoti narrativi o remixando i contenuti. In questo modo, il network AMC è riuscito a garantire la continuità narrativa necessaria ad assicurare un’esperienza percepita come unificata. E di fatto, nonostante la frammentazione dei canali, le storie che vedono protagonisti Saul e Heisenberg vengono percepite dal pubblico come una singola storia.

L’arco narrativo di Better Call Saul e si estende lasciando la possibilità alle community di fan di approfondire, confrontarsi e creare nuove diramazioni. I confini tra produzione e fruizione si sfaldano permettendo ai fan stessi di raccontare la loro storia. Questo è reso possibile dal franchise di Breaking Bad che è progettato come un sistema aperto.

Better Call SaulBetter Call Saul amplia l’arco narrativo della serie madre anche grazie al coinvolgimento diretto del pubblico: in particolar modo, il focus delle relazioni sociali è affidato alla pagina twitter di Better Call Saul, tramite la quale i fan possono conoscere sfaccettature tali da rendere i protagonisti dei personaggi reali a tutto tondo, sfaldando i confini tra fiction e realtà.

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Ad esempio, le attività svolte dall’avvocato Saul e il portfolio della sua casa di produzione video disponibili sul sito web della Amc caratterizzano il personaggio di Saul  rendendolo reale, senza fini utilitaristici per la trama. L’uso massiccio di twitter da parte della produzione ha spinto una cerchia di fan a seguire online i dibattiti attorno all’hashtag #BCS, invogliandoli a prendere parte alla discussione. Alcuni fan hanno aperto dei profili twitter con il nome dei personaggi creando dei diari personali e nuovi punti di vista sulla storia. Anche attorno al personaggio di Gus Fring sono stati creati dei contenuti extra, come i celebri video training per gli impiegati de Los Pollos Hermanos, volti a caratterizzare il suo personaggio trasformandolo di fatto in un ristoratore reale.

La volontà di creare un universo immersivo e percorribile, all’interno del quale gli spettatori possano sentirsi protagonisti, è stata ulteriormente rafforzata attraverso la “360º VR experience” che permette agli spettatori di avere una visione totale dei luoghi cult della serie. AMC, dal canto suo, stimola continuamente la partecipazione del pubblico, incoraggiandolo con incentivi per i più fidelizzati, come nei quiz trivia. Infatti, rispondendo correttamente a una serie di domande, AMC mette a disposizione ai fan più informati la possibilità di accedere a scene bonus esclusive che ampliano la narrazione.

Better Call SaulÈ così che, nonostante la morte di Walter, le storie non concluse e l’attivazione del pubblico hanno permesso di deviare l’attenzione verso altri centri. All’interno della strategia di ancoraggio allo show, AMC ha rivoluzionato anche la modalità di fruizione televisiva tramite lo “story sync”. Attraverso un secondo schermo, per esempio lo smartphone, è possibile implementare le discussioni tra fan, ampliare la trama narrativa personalizzandola e partecipare ai sondaggi durante la visione sincronizzata dello stesso episodio.

In conclusione, Better Call Saul rispecchia perfettamente l’orientamento della nuova serialità che mira a creare universi aperti e duraturi, all’interno dei quali l’utente può immergersi scegliendo i propri tempi e modalità di percorrenza.

Marco Massucci

Marco Massucci

Marco Massucci è laureato in Cinema, televisione e produzione multimediale. Appassionato di serialità e transmedia storytelling, è anche produttore di musica elettronica e dj. È in continua ricerca stimoli interessanti che gli permettano di accrescere le conoscenze nel campo dei media e della comunicazione, per proporre le sue idee e il suo punto di vista su uscite cinematografiche, televisive e musicali sempre attuali.

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