La promessa del buio di Riccardo Bruni

La promessa del buio, terzo romanzo di Riccardo Bruni pubblicato da Amazon Publishing, inizia in Toscana, una notte di Ferragosto del 1992, quando un ragazzo trova due cadaveri nel bosco. Accusato del delitto, lo ritroviamo 25 anni dopo che esce di galera. La vicenda, che si articola su più piani narrativi e temporali, ha come protagonisti un gruppo di ragazzi le cui vite saranno profondamente sconvolte da questo duplice omicidio.

La promessa del buio

Durante un’estate dei primi anni ’90, in una provincia toscana distante anni luce dal modello Io ballo da sola di quegli stessi anni, si intrecciano le storie di alcuni giovani che vivono per di più ai limiti della legge e, in alcuni casi, parecchio oltre. In scena ci sono soprattutto due amici, Bebo e Vanni, entrambi decisamente sfigati e il primo pure tormentato da una situazione familiare particolarmente disagiata. Poi ci sono un fratello e una sorella milanesi, Giorgio e Guia, che trascorrono le vacanza nella casa di villeggiatura di famiglia; due fratelli emarginati e parecchio delinquenti, Cisko e Marino; e la compagna del primo, Eva, una zingara alquanto sui generis.

Sappiamo, fin dall’inizio, che la vicenda che li coinvolge si è evoluta in una tragedia che ha lasciato sul campo due morti ammazzati. Ma non sapremo, fino all’ultima parte del romanzo, quali siano e chi li abbia uccisi.
In realtà, la tragedia scoppiata non è terminata ma è stata solo sospesa, tanto che tutti o quasi i superstiti hanno in mente l’idea di un definitivo regolamento di conti. Che però per varie ragioni dovranno aspettare 25 anni.

La narrazione si dipana seguendo tre distinte linee che si alternano tra loro, spezzettate in brevi capitoli. La prima, relativa a quanto accadde allora. La seconda, relativa a quanto accade 25 anni dopo. La terza segue le rivelazioni di un personaggio che, prima di uccidersi, registra una cassetta in cui rivela per la prima volta tutto ciò di cui era al corrente e di cui invece gli altri erano all’oscuro.

A questo punto, appare evidente come non si possa dire altro senza svelare dettagli della trama la cui conoscenza guasterebbe il piacere di leggere il libro in cui si scoprono man mano ricostruendo la vicenda per intero come un puzzle.

Ogni romanzo ha i suoi pregi e i suoi difetti e i principali pregi di questo stanno in una scrittura abbastanza svelta da non mettere in difficoltà alcun lettore ma al tempo stesso evocativa tanto da permettere di immaginare quanto viene descritto come una serie di sequenze cinematografiche. Cosa che facilita molto l’immersione del lettore nella trama. Questa è congegnata in modo intelligente e preciso, anche se il ridotto numero di personaggi a disposizione potrebbe indirizzare abbastanza presto il lettore smaliziato verso delle conclusioni realistiche.

Per quanto concerne i punti deboli, la struttura a brevi capitoletti alternati, benché molto praticata dagli autori contemporanei, tende a creare un po’ di confusione perché obbliga a tenere a mente l’intreccio di tre diverse storie che solo alla fine andranno a convergere in una. Ciò vale a maggior ragione in questo caso, in cui la parte iniziale non entra ancora nella vicenda vera e propria, ma serve soprattutto a “creare l’atmosfera” dando forma a cornice e personaggi. All’inizio, il romanzo è un po’ lento da portare avanti, nonostante la fruibilità della scrittura, proprio perché sembra non cominciare mai.

Ma lo sforzo vale la pena perché a un certo punto la vicenda decolla e, da quel momento in poi, diventa impossibile staccarsi dalla lettura fino alla conclusione.

L’autore, Riccardo Bruni

Nato a Orbetello nel 1973, giornalista, Riccardo Bruni è una singolare figura di scrittore con una vicenda editoriale articolata e interessante (vedi qui una sua breve intervista). Nato come self publisher, nel 2010 ha vinto la prima edizione del torneo letterario IoScrittore. Visto il successo dei suoi thriller, nel 2015 è stato uno dei primi autori ad essere pubblicato da Amazon Publishing, la nuova casa editrice di Amazon, con La notte delle falene. In seguito ha pubblicato con loro anche La stagione del biancospino, nel 2017, e ora La promessa del buio. In tutto ha pubblicato una raccolta di racconti e 7 romanzi che, oltre ad ottenere un buon successo e un lusinghiero riscontro di critica, sono stati anche tradotti in Inglese, Spagnolo e Tedesco.

 

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Roberto Cocchis

Roberto Cocchis

Classe 1964, insegnante di liceo, autore di un piccolo successo editoriale (Il giardino sommerso, Lettere Animate, 2017) e di altre opere di narrativa, collaboratore di Cronache Letterarie e di Vanilla Magazine; amo i misteri e i gialli, sia quelli veri sia quelli inventati, con preferenza per quelli dimenticati e soprattutto quelli introvabili: vedi la mia rubrica su Cronache Letterarie.

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