La prima puntata andrà in onda domani e c’è già grandissima attesa. Baby è una serie tv distribuita da Netflix Italia, prodotta da Fabula Picture, con la regia di Andrea De Sica ed Anna Negri. La storia si inspira alla vicenda delle baby squillo che sconvolse Roma nel 2014. Ma va ben oltre.
Circa un anno fa, mentre rientravo a casa da lavoro, di venerdì pomeriggio, a Roma, zona Flaminio, ho assistito in tram ad una scena che non ho più dimenticato. Credo di averci scritto anche un post su Fb mentre mi stava accadendo sotto gli occhi. Due ragazzine, evidentemente minorenni, che non dimostravano un’età superiore a 16 anni, struccate ed in jeans e felpa, discutevano fra di loro a voce alta.
”Non so se c’a faccio a venì domani sera. N’c’ho ‘n sordo”.
”Ma perché nun fai come me? Te dico io chi devi chiamà. Lavori ‘n pomeriggio. Devi solo tenè compagnia a ‘n vecchio bavoso. N’ce devi fa niente… e te ne vai co 300 euro in tasca. Basta che te la tiri un po’. Nun è come fa la escort. È ‘na finta escort”.
Il caso delle baby squillo dei Parioli era scoppiato da almeno tre anni eppure quelle due ragazzine erano lì davanti a me, carine nel loro stile acqua e sapone, vestite in modo totalmente anonimo e non appariscente, che parlavano ad alta voce di escort e finte escort. Come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se fare le finte escort a 16 anni non fosse la via maestra per diventare vere escort a 18.
Ricordo che la situazione mi mise a disagio. Come di chi riceve una sberla senza meritarla e ci rimane male.
Il cinema italiano quest’anno ci ha già dimostrato con il caso Cucchi (di cui ho scritto qualcosa qui) che lavorare sull’immaginario paga. Ciò può davvero contribuire a stimolare la giusta riflessione che alla fine cambia le cose. La stessa speranza vorrei poterla riporre in questa serie che Netflix Italia distribuisce in sei puntate a partire da domani. I registi Andrea De Sica e Anna Negri prendono spunto dalla vicenda che sconvolse Roma qualche anno fa, che aveva al centro due ragazzine di 14 e 15 anni che si prostituivano per scelta dopo la scuola, per raccontarci il difficile rapporto tra soldi, famiglia, amore, educazione, nuovi desideri e passioni, internet e pornografia. Qui la pornografia c’è, ma non è il centro del discorso.
La parte giovane del cast preannuncia grandi carriere – tra tutte spiccano le due protagoniste femminili Benedetta Porcaroli (Chiara) e la marchigiana Alice Pagani (Lodovica). Accanto a loro, volti più conosciuti: Claudia Pandolfi, Isabella Ferrari, Paolo Calabresi, Massimo Poggio, tra gli altri.
Una serie che alla realtà della vicenda si lega solo in parte, ma che spero possa distribuire sberle gratuite, come quella che mi sono presa io in piena faccia in tram un anno fa, anche a qualche genitore. E, perché no, anche a qualche “vecchio bavoso”.