Tutti i tipi di zombi. Romanzi, film e serie tv

Serie tv sugli zombi

Scriveva Beniamino Placido, il più colto e spiritoso critico televisivo: “Penso che Dallas e Dynasty abbiano un loro diritto di cittadinanza nella vita del nostro immaginario. Perché il nostro immaginario ha bisogno di sapere, sì, che domani è un altro giorno, trasgressivamente diverso da oggi; ma ha altrettanto bisogno di sapere che domani, come oggi, sorgerà il sole, poi tramonterà, poi verrà la luna con assoluta rassicurante regolarità”.

Ebbene le serie sui morti viventi rispondono benissimo a questa necessità.
Lo zombie si muove sempre ondeggiando goffamente, emette qualche piccolo lamento sommesso e aspetta stolidamente di essere trafitto nella testa. Puntata dopo puntata, mentre gli umani litigano, figliano, si amano e si odiano tentando di tornare alla normalità, il morto vivente rimane uguale a se stesso, testimoniando che il male in fondo è stupido e impacciato.

Negli ultimi 15 anni possiamo contare su almeno 13 serie tv sugli Zombie puri, escludendo vampiri, demoni, lupi mannari, alieni e morti resuscitati come in Les Revenants.

Prima di esaminare questo ricco materiale facciamo un po’ di storia.

Il primo zombie nella letteratura appare nel libro Le Zombi du Grand-Pérou, scritto alla fine del 1600 da Pierre-Corneille de Blessbois.
Si tratta di un’avventura erotica, di ambientazione esotica, della contessa Cocagne – ninfomane e timida – in cui appaiono per la prima volta “le Zombi”, proiezioni extracorporee in grado di compiere azioni mirabolanti.

Gli zombi cinematografici

Nel 1916 Abel Gance, il regista di Napoleon, gira J’accuse, un film pacifista sulla prima guerra mondiale. Qui entrano in scena per la prima volta gli zombie cinematografici.

Siamo nel sud della Francia, in un villaggio della Provenza gli abitanti accolgono con favore la dichiarazione di guerra del 1914 e si affollano per arruolarsi. Tra loro c’è anche il poeta antimilitarista Jean Diaz. Nell’ultima grande battaglia Jean, alla vista di tutti quei morti, diventa pazzo.

Ritorna così al villaggio e riunisce gli abitanti per raccontare loro la visione che ha avuto sul campo di battaglia, delle tombe che si spalancano e dei soldati che resuscitano per tornare alle loro case. Ovviamente nessuno gli crede.

Ma quando i soldati raggiungono il villaggio muovendosi goffamente e trascinando la croce della propria tomba sulle spalle, il panico si diffonde. I resuscitati si affacciano alla soglia delle case chiedendo se i vivi sono stati degni del loro sacrificio, poi placati dai pianti e dall’affetto dei loro familiari tornano a riposare nelle loro tombe.

Il primo film sugli zombi

E ora veniamo alle serie tv sugli zombie…
Il classico: The Walking Dead

Lo show è tratto da un fumetto pubblicato nel 2003 che nel 2019 è arrivato al numero 175. Anche la serie tv in quanto a numeri non scherza, dal 2010 sono state realizzate 10 stagioni da 16 episodi (escluse le prime 2 rispettivamente da 6 e 13).

Il poliziotto Rick Grimes, l’attore Andrew Lincoln, si risveglia in ospedale dove è ricoverato a seguito di una sparatoria in cui è rimasto ferito. Medici e infermieri sono scomparsi e fuori imperversa l’apocalisse zombie. Inizia così il lungo viaggio di Rick per portare i sopravvissuti in una zona sicura. Potete seguire le loro peripezie collegandovi qui alla mappa interattiva.

A partire dal 2016, con l’arrivo del cattivissimo Negan (Jeffrey Dean Morgan), gli zombie fanno da sfondo e la trama si incentra tutta sulle comunità che cercano di ricostruire uno stile di vita pre-apocalisse. Ma a contrastarli ci sono bande di sadici, impegnati a vessarli.

Serie tv sugli zombi
Negan e Rick: Jeffrey Dean Morgan e Andrew Lincoln

La più agguerrita è quella dei “salvatori”, capeggiati dal perfido Negan, che assaltano le pacifiche comunità.  Alla fine i “salvatori” verranno sconfitti e Negan catturato. Ma Rick, trascinatore e protettore dei sopravvissuti, verrà ucciso con il figlio adolescente.

Dalla nona serie arriva anche la perfida Alpha che è a capo di un gruppo che scuoia gli zombie, si veste della loro pelle e si mimetizza indossandola. Lo scopo è indirizzare le mandrie di morti viventi contro gli insediamenti umani per poi saccheggiarli.

Nella stagione 10 si raggiunge l’apoteosi.  Negan, caduto in disgrazia e prigioniero di Alpha, la conquista. I due nudi si baciano appassionatamente in una radura, tuttavia Alpha, forse per pudore, indossa ancora la maschera fatta di pelle di zombie. Le prossime puntate ci diranno quali malvagi avvenimenti verranno generati da questa unione diabolica.

L’allucinato: Z Nation

Prodotta da The Asylum, specializzata in operazioni a basso costo spesso ispirate a serie di successo, ZNation è un piccolo gioiello psichedelico tra le serie tv sugli zombie. Narra il viaggio di Murphy (Keith Allan), un contagiato su cui è stato sperimentato un vaccino che lo ha trasformato in un mezzo zombie blu, che è il portatore di anticorpi preziosi per la cura. Ad accompagnarlo verso la California una serie di scombinati compagni: un professore di psicologia seguace di Timoty Leary con un sacchetto pieno di pillole allucinogene, una tosta marine, un taciturno tiratore scelto. Sono guidati dalla radio del cittadino Z, unico superstite di un centro di spionaggio militare in Alaska. Tra regine della droga che hanno fondato uno stato, ex militari trasformati in signori della guerra, l’irrequieto Murphy trova il tempo di generare una figlia zombie, creare una repubblica di suoi simili, progettare la nascita di una nuova razza.

Lo stile del racconto è quello distorto del film Paura e delirio a Las Vegas di Terry Gilliam, ma non mancano scene cruente anche se mitigate da aspetti grotteschi. La serie – 58 puntate dal 2015 al 2019 – si conclude, per ora, con una spettacolare fine del mondo.

Il farsesco: iZombie

Olivia Moore detta Liv (la neozelandese Rose McIver), una brillante studentessa di medicina viene morsa. Decisa a condurre una vita normale si fa assumere in un obitorio, dove dissezionando cadaveri può discretamente nutrirsi dei loro cervelli.
C’è però un effetto collaterale: quello di rivivere le loro ultime esperienze, in particolare che li hanno portati ad una morte violenta.
Iniziano così le indagini poliziesche della graziosa Liv, dal colorito cadaverico: infatti per quando fondotinta usi, la pelle le rimane grigiastra e gli occhi neri ed infossati. Tuttavia durante le attività investigative avrà modo di spandere con successo il suo fascino moribondo.

serie tv sugli zombi
La neozelandese Rose McIver è Olivia Moore, detta Liv

Ancora il farsesco: Santa Clarita Diet

Sheila (Drew Barrymore, l’attrice con l’albero genealogico più prestigioso di Hollywood) vive a Santa Clarita in California, tranquilla cittadina dal clima caldo, piena di casette con piscina, classificata nel 2006 dalla rivista Money, come il 18° dei “100 primi  luoghi in cui vivere”.
Sheila è agente immobiliare insieme al marito e felice mamma di Abby.
Un giorno, mentre mostra una casa ai potenziali acquirenti, Sheila emette una grande quantità di vomito e una strana palla di carne rossa. Dopo questo orrendo episodio, Sheila diventa più audace ed aggressiva, non trova più il battito cardiaco e desidera carne cruda. Presto la famigliola si accorge di avere un grazioso zombie in casa e di dover mantenere Sheila nutrendola di carne umana, senza destare sospetti.
La Barrymore sceglierà di nutrirsi di cattivi, compiendo terribili scempi. Toccherà al marito ripulire i luoghi del pasto da resti umani appiccicati dappertutto e nascondere le tracce.

serie tv sugli zombi
Joel, Sheila e Abby Hammond, interpretati da Timothy Olyphant, Drew Barrymore e Liv Hewson

Fine della 1a puntata su romanzi, film e serie tv sugli zombie.
Vai alla seconda

Marco Melillo

Marco Melillo

Di professione Malaussène, di vocazione coccodrillo, soffre il freddo ma anche il caldo. E' uno dei primi fan delle "Poetesse nude". E’ lagnoso e divorato dalla fantasia.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.