Bella famiglia! The Snapper di Roddy Doyle

Dublino sembra fatta apposta per ambientarci romanzi. E’ bella, malinconica, grigia, profonda, ma al contempo piena di vita, arte, letteratura e ricolma di sentimento. Bella famiglia! di Roddy Doyle è una storia pubblicata negli anni Novanta che quest’anno la casa editrice Guanda ha deciso di ristampare, visto il successo ottenuto.

Roddy Doyle è un dublinese nato nel 1958, scrittore e sceneggiatore brillante, dal 1993 fa lo scrittore a tempo pieno. Diversi suoi libri come I Commitments Paddy Clark ah ah ah! hanno riscosso grande favore di pubblico e vinto premi letterari. Inoltre The Commitments e The Snapper sono stati adattati per il cinema: il primo diretto da Alan Parker nel 1991, mentre The Snapper è stato diretto da Stephen Frears nel ‘93.

I romanzi di Doyle sono commedie che incarnano il tipico umorismo dublinese. Raccontano storie autentiche, attuali e commoventi con ampio utilizzo di dialoghi e dello slang. In Irlanda è uno degli scrittori più apprezzati e ogni suo nuovo libro resta in testa alle classifiche per parecchio tempo.

Sharon Rabbitte, ventenne  di Dublino

The Snapper, tradotto in italiano col titolo Bella famiglia!, è la storia di Sharon Rabbitte, ventenne  di Dublino, e dei suoi allegri e confusionari famigliari. Il tratto originale di quest’opera, a mio parere risiede nell’aver declinato in una trama e in un linguaggio brillanti e spensierati degli eventi con un potenziale drammatico.

Sharon resta incinta e una sera lo annuncia ai suoi genitori Jimmy Senior e Veronica. Si rifiuta però, categoricamente, di rivelare chi sia il padre del bambino.

Perché non vuoi dirci chi sia stato?
Sharon restò zitta. Jimmy senior vide che gli occhi le si riempivano di lacrime.
Jimmy senior guardò Veronica e scosse la testa. Non era capace di far fronte a situazioni come quella. Se Sharon fosse stata uno dei ragazzi l’avrebbe legnata a dovere.
Veronica adesso sembrava preoccupata. Non era affatto sicura di voler sapere chi era stato.

Resta incinta di un uomo ubriaco

Bella famiglia! The Snapper di Roddy Doyle

Una sera, dopo un’uscita con gli amici, Sharon è molto ubriaca e, fuori dal locale, viene avvicinata da un uomo. Un uomo adulto che lei conosce, anche lui ubriaco fradicio. L’approccio affettuoso dell’uomo si trasforma ben presto in un rapporto sessuale squallido consumato in piedi contro un’auto.
Nei giorni successivi all’avvenimento Sharon si sente disgustata ed incredula, ma quando scopre di essere addirittura incinta è letteralmente sconvolta. Eppure decide di tenere il bambino.

In questa scelta, difficile per una ragazza di soli vent’anni con un lavoro precario, Sharon viene sostenuta dai suoi caotici, ma solidi e comprensivi genitori che, benché inizialmente sconcertati dalla inaspettata novità piombata in casa, la appoggiano in ogni modo. Questo nonostante siano continuamente impegnati a gestire gli altri indisciplinati figli Jimmy junior, Darren, Lesle gemelline Linda e Tracy e il loro cane Larry Gogan.

Quando Sharon racconta della sua gravidanza anche alle sue migliori amiche Jackie, Mary e Yvonne si sente un poco meglio e comincia ad abituarsi all’idea di diventare mamma.
L’unico, ma enorme, neo resta la richiesta insistente da parte di tutti, in casa e fuori, di conoscere l’identità del padre. Sharon però è irremovibile e alla fine, pur di sottrarsi agli interrogatori di genitori e amiche, si inventa che il padre è un ragazzo spagnolo, conosciuto una sera per caso.

Come in ogni migliore storia di questo tipo, il pettegolezzo che, si sa, è un venticello leggero, si diffonde nel quartiere e fra gli amici di Jimmy senior, suo padre.
Le ambientazioni in cui si svolgono dialoghi ed eventi che compongono il libro, sono la calda benché rissosa casa dei Rabbitte e – come si conviene nelle storie irlandesi – il pub, dove tutto si analizza, si chiarisce e si compie davanti a una birra ghiacciata, meglio se Guinness.

Bella famiglia! The Snapper di Roddy Doyle

Bella famiglia! senza scadere nel patetico o nel drammatico, è un esempio ben riuscito di commedia del quotidiano che ci mostra la realtà di una famiglia modesta, litigiosa ma unita e a tratti perfino commovente come, ad esempio, nel momento in cui Sharon confessa ai genitori di essere incinta di dieci settimane e piange. Il padre, seppur scioccato, la conforta e la consola, dicendole che è stata forte e poi rassicura anche la moglie Veronica.

Toccante anche il passaggio nel quale Sharon, ferita dall’atteggiamento del padre che sembra avercela con lei per i pettegolezzi che sente raccontare in giro, decide di andar via di casa. La situazione si risolverà con parole sincere d’amore, con l’aiuto dei nonni e l’allegria dei caotici zii.

Il bello è che, nella nostra società occidentale, sempre più superficiale e carente negli affetti, lacerata nei valori e impoverita negli ideali, qualche famiglia come quella dipinta in questo romanzo esiste ancora.

 

Milena Corradini

Milena Corradini

Classe 1975, vivo a Porto Sant'Elpidio, nelle Marche. Laureata in Filosofia. Atea, liberale, appassionata di letteratura e arte, sono docente educatrice presso il Convitto dell'ITT Montani di Fermo. Ho insegnato Filosofia, Storia e Psicologia in vari licei. Studio bioetica del fine vita e organizzo eventi di approfondimento su questo tema.

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