Sono passati dieci anni da quando io e Paolo Scattini ci siamo seduti alla scrivania per tentare di fare un blog. Abbiamo passato ore e ore davanti al computer a studiare i template su WordPress. Li abbiamo esaminati uno per uno. Poi, un po’ alla volta, abbiamo affrontato tutti gli altri aspetti.
Io gli dicevo cosa fare e lui eseguiva, ma doveva prima scoprire come si faceva. Così nel frattempo imparavamo.
Ogni tanto protestava: “Ma questo non si può fare!”
“Sì, guarda, loro lo hanno fatto, quindi si può”.
È durato qualche mese e a gennaio 2011 siamo partiti.
Anche se non sapevo niente di blog, su alcune cose avevo le idee molto chiare.
Bisognava puntare sulla qualità.
Per tutto questo tempo il nostro criterio è stato pubblicare solo articoli di qualità che possano essere letti e riletti nel tempo senza invecchiare. Non ho la pretesa di esserci sempre riuscita ma questo è l’obiettivo. I nostri articoli sono scritti con l’urgenza di comunicare e non di aggiungere qualcosa al balbettio globale.
In questo modo abbiamo creato un piccolo patrimonio di quasi mille articoli.
Niente “copia e incolla” della rete. Non informazione usa e getta che il giorno dopo non sarebbe neanche buona per incartare il pesce. No ai replicanti, ma contenuti originali.
Poi mi era chiaro il campo. La narrativa. Sia quella scritta che quella dei film e delle serie tv. Ma anche la riflessione sui cambiamenti legati al digitale, visto che stiamo nel mezzo di una rivoluzione che modifica le nostre vite e le nostre espressioni artistiche.
Altra cosa che mi era chiara era l’importanza delle immagini. Passo ore a sceglierle e non mi arrendo mai. L’articolo per me è come un quadro fatto di testo e immagini che si espande con tutta una serie di legami.
All’inizio ci scrivevo solo io ma ben presto sono arrivati i rinforzi: Livia Russo, Alessandra Silveri, Marzia Flamini sono state presto seguite da altri. Tanti mi hanno aiutato e hanno collaborato non solo scrivendo. Ad esempio i consigli di Omar di Monopoli, che gestiva il bellissimo e seguitissimo Sartoris, un blog sulla letteratura di genere giallo-noir, sono stati preziosi.
All’epoca andavo in giro come un predicatore e raccontavo alla gente di Cronache Letterarie, dicevo di andare a vederlo, a leggerlo. Mi ricordo di aver parlato con Mauro Sandrini che mi ha dato alcuni consigli di marketing, in particolare mi aveva chiesto quanti fossero gli iscritti alla newsletter.
“Ventidue”.
“Sono pochissimi!”
Mi ha detto che dovevo assolutamente aumentare gli iscritti.
Questo accadeva a ottobre 2011. Dopo un paio di mesi ci siamo risentiti e mi ha chiesto di nuovo il numero degli iscritti.
“215”.
Era sbalordito: “Come hai fatto in così poco tempo?”
Gli ho spiegato che li avevo trovati tutti in carne ed ossa. Ne parlavo con gente che mi chiedeva di iscriverla. Inoltre avevo anche degli emissari che facevano questo lavoro di proselitismo e arrivavano nella mia stanza al lavoro con le liste delle persone che avevano convinto.
Ho avuto ed ho splendidi collaboratori che sono stati richiamati dalla qualità del giornale. Cronache Letterarie si è trovato i suoi simili e abbiamo creato una bella squadra. È tutta gente molto brava, sparpagliata in Italia e all’estero.
Come sostiene Roberto Concu, noi offriamo deep content, contenuti profondi. Non ci limitiamo alla mera recensione. Colleghiamo mille fili che legano il romanzo col film, o con la serie, o vari romanzi tra loro, la poesia e il fumetto, o esploriamo relazioni tra media e tra generi, costruendo reti di significato.
In questi anni abbiamo realizzato gruppi di lettura, presentazioni, interviste, organizzato gare di scrittura, abbiamo allargato il campo d’interesse ad altre espressioni artistiche con nuove rubriche, scritto e prodotto ebook, pubblicato racconti inediti e organizzato straordinarie “feste letterarie”. Abbiamo offerto servizi editoriali di story editing.
Tutto questo anche grazie a Carlo Levantesi, il nostro webmaster che lavora da sempre dietro le quinte. Lui non scrive ma sa fare qualsiasi cosa e risolve continuamente problemi che possono capitare a tutte le ore del giorno e della notte. Con lui stiamo lavorando al nuovo template che è ormai quasi pronto.
Nel giugno 2017 Cronache Letterarie è diventata una testata giornalistica. Con l’arrivo di Gianna Angelini che mi ha affiancata alla direzione, sono arrivate voci nuove e nuovi argomenti. Musica, teatro, design, pubblicità, illustrazioni. Abbiamo accelerato il ritmo, siamo state una fucina di idee e abbiamo capito sempre meglio i meccanismi della comunicazione e promozione web, sperimentandoli sul campo.
Un altro che lavora dietro le quinte e che legge con occhio clinico tutti i nostri articoli una volta finiti, facendo un ulteriore controllo a 360 gradi, dalle bozze ai massimi sistemi, è Cesare Biarese. E di recente si è aggiunta alla squadra anche Noemi Cococcia.
In dieci anni, molti sono passati e poi andati per la loro strada, altri sono rimasti e continuiamo a lavorare insieme in un rapporto fatto di invenzione, creatività, complicità, stima e affetto.
Il risultato è straordinario e ne sono molto fiera.
Abbiamo chiuso il mese di dicembre con un record di 40.000 visualizzazioni (quarantamila!). È un grande traguardo. I nostri articoli, proprio come avevo sperato all’inizio, non invecchiano e vengono continuamente letti.
Un articolo su un romanzo di Murakami non invecchia e anzi può diventare un punto di riferimento per tutti quelli che lo leggeranno. Ma anche articoli più giocosi come “Ma Titti di che sesso è?” vengono letti in continuazione. E poi i nostri consigli sui libri migliori dell’anno, raccolti tra scrittori, librai e accaniti lettori, sono ormai una tradizione e sono seguitissimi.
La scomparsa dell’autore
Mi piacerebbe allargare il discorso e sollevare la questione: dove sono i soldi che avremmo dovuto guadagnare con il nostro lavoro?
La risposta è che sono andati a Google, Facebook, YouTube, Twitter e così via. Questi colossi del web – che peraltro non pagano le tasse – ci mettono la pubblicità e ci guadagnano in vario modo. Si pongono come diffusori, ma in realtà si nutrono del lavoro di giornalisti, scrittori, blogger e di chiunque produca contenuti, lasciando qua e là briciole.
Ma il discorso è complesso, sebbene urgente, e non voglio rovinare un momento di festa.
Dieci anni sono passati, siamo cresciuti tanto e se non fossimo imprigionati dalla pandemia dovremmo proprio fare una festa. Per ora non è possibile ma “il vaccino sta arrivando”. Intanto abbiamo in cantiere altri progetti che presto scoprirete sul nuovo template.
Quarantamila grazie a tutti e buon 2021 !
Ciao Tiziana, tantissimi auguri per i 10 anni…
Io sono una dei 215 primi iscritti, tra quelli trovati in carne e ossa.
Vi seguo sempre con interesse.
Grazie del vostro entusiasmo, competenza, amore per la lettura.
Grazie di esserci!
Saluti a te, Paolo e tutti i collaboratori.
Mariangela
Cara Mariangela è un piacere parlare con uno dei primi 215 iscritti in carne ed ossa 🙂
Sono proprio contenta che continui a seguirci e ti ringrazio anche a nome di tutti gli altri.
Al momento mi piacerebbe proprio ritrovarci dal vivo… speriamo di poterlo fare presto.
Un abbraccio Tiziana