Avete mai visto il film Love Actually? Io centinaia di volte e c’è una parte che mi è sempre rimasta impressa nella mente, nello specifico un discorso:
“Saremo anche un paese piccolo, ma siamo anche grandi! Siamo la patria di Shakespeare, di Churchill, dei Beatles, di Sean Connery… di Harry Potter! Del destro di David Beckham… e anche del sinistro di David Beckham”.
Così, Hugh Grant, racconta la Gran Bretagna nel suo discorso nei panni del primo ministro inglese. Il Regno Unito però non ha regalato solo questo al mondo. Se dovessi scegliere io qualcosa da aggiungere alla lista, direi che è anche la casa dei più grandi personaggi letterari, soprattutto quando si parla di romanzi gialli.
Basta pensare al celeberrimo Sherlock Holmes, alla grande Miss Marple di Agatha Christie, ma anche oggi abbiamo grandi scrittrici poliziesche ed investigative come P.D. James e Angela Marson. Sono grandi scrittori e scrittrici che hanno fatto la storia del genere giallo.
Ed è proprio in Inghilterra, esattamente il 4 novembre del 2013, che nelle librerie approda un certo Robert Galbraith che esordisce con il suo primo romanzo investigativo: Il richiamo del cuculo.
Non passa molto tempo dall’uscita del romanzo che un mistero inizia a formarsi attorno all’autore esordiente. Chi è davvero questo scrittore?
Da subito si inizia a sospettare che il nome scritto sulla copertina, sia in realtà uno pseudonimo. Non è di certo la prima volta che qualcuno si nasconde dietro ad un nome fittizio per scrivere i propri romanzi. Pensiamo a Stephen King, o alla nostra Elena Ferrante, ma la domanda rimane comunque: chi si nasconde dietro la penna di Galbraith?
Il mistero però, al contrario di quello che accade nei libri, viene immediatamente risolto e tutto il mondo scopre che dietro Robert Galbraith in realtà c’è la penna straordinaria di J.K. Rowling.
La scrittrice avrebbe voluto mantenere il segreto sull’identità nascosta dietro Galbraith ma gli indizi erano troppi. C’era ad esempio lo stesso agente e la stessa casa editrice inglese che aveva stampato altre sue opere.
Tutti, però, a quel punto si si sono chiesti il perché di questa scelta. Forse la scrittrice voleva di nuovo mettersi alla prova? Quello che sappiamo è che dopo la scoperta dell’identità dello scrittore, le vendite si sono quintuplicate.
L’autrice
Anche se mi ritengo un po’ di parte quando si parla di questa scrittrice, non credo che J.K. Rowling abbia bisogno di molte presentazioni. Che piaccia o no, la creatrice dell’immenso e straordinario mondo di Harry Potter è conosciuta ovunque. La scrittrice divenuta una delle donne più ricche del mondo, ha incantato intere generazioni con la sua scrittura diventando icona della letteratura per ragazzi (e non solo).
Meno conosciuti, invece, sono i suoi romanzi che con Hogwarts hanno poco a che fare.
Prima di lanciarsi nel mondo dell’investigazione, nel 2012 la Rowling ha fatto uscire il suo primo romanzo per adulti: Il seggio vacante, edito in Italia per Salani.
Già in questa occasione, la scrittrice ha tirato fuori delle doti da giornalista e ha fatto subito capire che le sue capacità andavano ben oltre la letteratura per ragazzi. La sua penna poteva diventare più dura e sfrontata, per raccontare la realtà che ci circonda e la società in cui viviamo.
Il romanzo racconta di un piccolo paesino inglese, Pagford e delle dinamiche delle piccole città di provincia. Dopo la morte improvvisa di uno dei componenti dell’amministrazione locale, il posto vacante all’interno del consiglio comincerà ad essere conteso da molti e costringerà ogni singolo protagonista (volente o nolente) a rivelare il proprio volto, quando la maschera d’ipocrisia e buonismo gli verrà strappata da dosso. La storia è dura, piena di verità dolorose che toccano molti argomenti, tutti molto contemporanei: l’ipocrisia, la rabbia giovanile, il sesso, la povertà.
Dopo solo un anno e un discreto successo per Il seggio vacante, nel 2013, J.K. torna a raccontarci storie “da grandi” con Il richiamo del cuculo, il primo romanzo della serie di Cormoran Strike.
Ad oggi la serie dell’investigatore è composta da cinque volumi: Il richiamo del cuculo (2013), Il baco da seta (2014), La via del male (2016), Bianco letale (2018) e l’ultimo romanzo uscito nel 2020 Sangue inquieto.
In Italia sono usciti con un anno di ritardo rispetto all’uscita inglese, tutti editi da Salani. Cinque romanzi intriganti e pieni di colpi di scena che hanno come caratteristica principale quella del “crescendo”.
Se infatti prendiamo in considerazione il primo e l’ultimo romanzo, noteremo subito che la mole di pagine è molto diversa.
Il richiamo del cuculo conta 540 pagine, mentre Sangue inquieto ci regala ben 1085 pagine.
La quantità di pagine è spesso irrilevante, certo, ma vi posso assicurare che in questo caso invece è estremamente rilevante. Perché non sono solo le pagine ad essere aumentate, ma anche gli intrecci e i nodi da sciogliere. I personaggi sono numerosi e nessuno è di troppo ma tutti sono utili alla storia. Non che i primi romanzi non fossero così ma è chiaro che la scrittrice sia diventata, libro dopo libro, una maestra del mistero.
Prima di spiegarvi i motivi per cui consiglio caldamente questa serie, vi racconto un po’ dei protagonisti.
Cormoran Strike
Il protagonista principale è Cormoran Strike. Classe 1975, è un burbero investigatore privato di trentacinque anni che dopo una breve ma intensa carriera nel mondo militare e nella polizia investigativa, decide di mettersi in proprio, aprendo un’agenzia al centro di Londra.
Cormoran viene descritto da tutti come un omone grande e grosso, con folti capelli ricci. La prima volta che lo vediamo con gli occhi della co-protagonista, scopriamo che assomiglia ad un grosso orso bruno. Descrizione che potrebbe far credere che non sia un uomo affascinante eppure non saranno solo le donne del romanzo ad essere rapite dal giovane detective e dal suo modo di fare.
Insieme alla stazza e ad un pessimo carattere, Cormoran è ben riconoscibile a causa dell’andamento claudicante del suo passo, causato dalla protesi ad una gamba che il nostro protagonista ha perso durante una spedizione militare in Afganistan. La sua storia militare e la perdita dell’arto non sono le uniche cose che lo rendono interessante, agli occhi della stampa.
Figlio illegittimo di una famosa rock star (John Rokeby) e di una ex modella e groupie, morta di overdose, Strike non ha avuto quella che si può definire un’infanzia delle più felici.
Il suo passato sarà fondamentale in tutti e cinque i romanzi, come lo saranno tutte le persone che lo circondano, spesso indispensabili per le investigazioni.
Strike è un personaggio che non si può non amare.
È talmente ben costruito e le sue azioni sono così coerenti in tutti i romanzi, che i lettori si affezioneranno immediatamente a lui, al suo modo di fare, al suo carattere duro che nasconde però tante debolezze. La vita ha cresciuto Cormoran secondo leggi violente eppure non mancherà mai, da parte sua, una certa empatia verso il prossimo.
La coprotagonista: Robin Ellacort
La coprotagonista è una giovanissima donna di venticinque anni: Robin Ellacort. Le vite dei due protagonisti si incrociano quando la ragazza viene assegnata, in maniera temporanea, all’ufficio di Strike, come segretaria.
Il lavoro avrebbe dovuto essere provvisorio e i compiti da svolgere legati alla segreteria, ma Robin non vuole essere solo una segretaria. Il suo sogno, fin da bambina, è proprio quello di fare l’investigatore privato. Quindi non le sembra vero quando scopre dove è stata mandata dall’agenzia interinale.
Ed è proprio con l’arrivo di Robin che inizia il primo caso di Cormoran che ha a che fare con il presunto suicidio di una famosa modella londinese.
Arrivata a Londra per seguire il fidanzato e futuro marito Matthew, Robin sarà fondamentale per la sopravvivenza dell’agenzia investigativa e non solo. E’ una donna sveglia, caparbia e sa bene quello che vuole: lavorare al fianco di Strike.
Sebbene ogni romanzo della serie di Strike sia auto-conclusivo, le storie dei due protagonisti sono legate e si sviluppano per tutti i romanzi e ci lasciano con il fiato sospeso proprio nell’ultimo, che ci fa credere e sperare nell’arrivo di un sesto romanzo.
La serie tv BBC
Grazie al successo dei libri della serie, nel 2017, su BBC One è uscita la serie tv a questi ispirata, chiamata semplicemente: Strike (vedi qui il trailer).
Per ora sono disponibili in italiano (su Infinity e Sky Premium Crime) le prime tre stagioni che raccontano i primi tre romanzi. Ma quest’anno, in Inghilterra, è uscita anche la quarta serie composta da ben quattro puntate, tutte sul quarto caso, quello di Bianco letale.
La serie tv è estremamente fedele ai libri e come ogni rappresentazione televisiva, le cose che sono state tagliate ed omesse sono molte ma grazie allo zampino della stessa scrittrice nella sceneggiatura, i punti importanti sono inseriti alla perfezione.
Non solo, a livello dei singoli casi, sono stati molto bravi a citare frasi, a mostrare momenti personali dei protagonisti che sono centrali per la loro storyline. E non sono mancati gli occhiolini per i fan che come me, si sono emozionati davanti ad alcune scene descritte esattamente come nei libri.
Anche il cast è stato scelto con cura. Nei panni del nostro Cormoran c’è l’attore inglese Tom Burke che in tv ha interpretato anche Casanova nel 2005 e il moschettiere Portos nel film del 2014 The Musketeers. Forse un po’ troppo bello per interpretare Strike, Burke è stato però molto convincente nella parte, dando un po’ di freschezza in più al personaggio. Condivido la scelta della rete di aver “addolcito” un po’ l’aspetto del protagonista.
Robin, invece, è interpretata dalla bellissima Holliday Grainger che ha girato diversi set inglesi, tra le rappresentazioni dei grandi classici come Jane Eyre, Anna Karenina, Bel Ami e le serie tv come Merlin, I Borgia e Robin Hood. Lei è un’ottima Robin: un viso delicato ma un carattere forte e ho apprezzato che il personaggio sia stato mostrato anche nelle sue fragilità.
La prima stagione de Il richiamo del cuculo è divisa in tre episodi e quindi si dà spazio anche ai piccoli dettagli. Mentre le due stagioni seguenti sono di soli due episodi da un’ora circa, quindi le omissioni sono state un pochino più marcate.
Aspetto con ansia l’arrivo della quarta stagione che ci terrà compagnia con ben quattro ore di Cormoran e Robin. E fremo all’idea della trasposizione tv dell’ultimo romanzo, sicuramente il più misterioso e inquietante di tutti.
Consiglio caldamente di vedere la serie in lingua originale (io mi faccio aiutare dai sottotitoli in italiano) perché il suono dell’inglese Britannico, con i suoi accenti e dialetti, rende tutto molto più realistico e ci fa completamente immergere nell’Inghilterra dei nostri giorni.
Non sappiamo quanti altri romanzi, J.K. Rowling deciderà di dedicare all’investigatore. Dopo l’uscita natalizia nel 2020 del nuovo romanzo per ragazzi Ickabog, J.K. ora è alle prese con un altro libro per ragazzi. Quindi per il momento dovremo aspettare.
Se fosse per me, arriverei ad una collezione di romanzi simile a quelli della grande Agatha Christie. Perché la Rowling è stata davvero brava a creare personaggi tridimensionali che possono ancora regalare tantissimo ai i lettori.
La saga di Cormoran Strike è per tutti i tipi di lettori. Sia per i più esperti di assassini e investigazioni, ma anche per chi predilige la narrativa più romanzata. Tutti potranno trovare in questa serie di libri un ottimo aggancio ad un genere che spesso fa un po’ timore.
Come sempre il mio intento non è solo quello di raccontarvi qualcosa che ho amato ma spero di riuscire ad incuriosirvi un po’ e che un giorno, passando per qualche libreria, sarete attirati verso la sezione dei gialli-thriller e cercherete tra i ripiani il grande investigatore Cormoran Strike.
Complinessunomenti per la presentazione che leggo solo ora ( uscito 6° Strike)
Ciao Simona,
grazie mille per questo articolo. Oggi per caso mi sono imbattuta nel volume La via del Male e ho scoperto questa saga. Comprato a 3 euro in una libreria dell’usato una bellissima edizione. Adesso la mia domanda è: questi volumi possono essere letti indipendentemente dagli altri volumi, quindi posso iniziare da quello che ho acquistato oppure pensi che io debba partire dal primo volume?
Qualcosa mi ha suggerito di non lasciarlo su quello scaffale!
Vorrei sapere se i libri di Cormoran Strike vanno bene per un bambino di 8 anni… Abbiamo letto tutti i libri di harry Potter, il maialino di natale e l ickabog e vorrei leggere anche questi con lui se andassero bene x l età.. Grazie