
“Bambine lucidatevi gli occhi” declamava un televenditore degli anni ‘80, poi finito nei guai per aver venduto un satellite spaziale inesistente ai suoi telespettatori.
Ma per chi si appresta a guardare Arcane (su Netflix) è il miglior consiglio che possiamo dare perché è davvero una serie splendida!
I personaggi sono tratti dal videogioco del 2009 League of Legends. Un gioco che va avanti da più di dieci anni e si è trasformato in una favola magica in cui scenari, eroi e storie si sono affastellati nel corso del tempo.
Il gioco, a tredici anni dalla nascita, vanta 180 milioni di giocatori attivi e ora la Riot Games ha deciso di produrre direttamente la serie TV.
League of Legends: serie tratte da videogiochi
Le precedenti trasposizioni di videogiochi in animazioni non erano esaltanti poiché le trame dei videogiochi sono spesso scarne e l’animazione computerizzata rende il risultato piuttosto freddo.
L’unico esperimento riuscito risale al lontano 2001 con il film ispirato a Final Fantasy del regista Hironobu Sakaguchi. I tentativi successivi si sono dimostrati molto deludenti, in particolare la recente miniserie dedicata a Resident Evil, caratterizzata da una grafica gelida e macchinosa.

In Arcane la Riot Games ha profuso un grande impegno, distaccandolo completamente dal videogioco, riscrivendo la sceneggiatura e ridisegnando i personaggi (vedi qui il trailer).
Arcane si svolge tra le città di Piltover e Zaun, prese dall’universo di League of Legends. Piltover è un centro di scienza, innovazione, arte e commerci. Insomma è una città illuminista.
Zaun invece è sporca, selvaggia, rabbiosa ed è la pattumiera di Piltover.
Vi e Powder
Le protagoniste sono Vi, dai capelli rossi e Powder dai capelli blu, due giovani sorelle di Zaun impegnate a sopravvivere, che ben presto prenderanno strade diverse. La trama ricorda quella de Le due città di Dickens, difatti tutta la serie scorre sul tema della dualità: le città opposte ma complementari, le sorelle legate ma separate, la scienza che si contrappone alla magia ma poi ne assume le caratteristiche.

Arcane stupisce per la meticolosità nel descrivere la psicologia dei personaggi, nonostante il grande numero di “attori”, che vengono seguiti nella loro evoluzione per tutto il corso della storia.
Seguiremo le vicende di Silco, patriota malvagio dei bassifondi; di Caitlyn, poliziotta integerrima innamorata di Vi; di Viktor, inventore disposto a sperimentare su di sé tutte le scoperte più pericolose; di Mel, influente e affascinante politica di Piltover; di Jayce, talentuoso e scriteriato scienziato dal cuore d’oro.
Ma veniamo al bello e cioè l’impatto visivo. L’utilizzo di una tecnica mista tra animazione computerizzata e disegno manuale consente ai personaggi di avere una mimica facciale migliore della maggioranza degli attori che calcano i set delle serie TV. In particolare Vi, ragazza ribelle dei bassifondi, sfoggia una tale quantità di espressioni da farci dimenticare ben presto che si tratta di una ragazza disegnata.
Alla combattiva Vi si contrappone la fanciullesca Powder, timida e dolce, che presto si trasformerà nella distruttiva Jinx.
Particolarmente belli sono gli sfondi, dipinti a mano, su cui si muovono gli abitanti della putrida città di Zaun. Il tutto è accompagnato da una fluidità di movimenti che si esaltano nelle scatenate corse di Vi e Powder.

Piltover: la città della sapienza
Questo nel mondo di sotto, ma che succede nel mondo di sopra?
Decisamente ispirato a La città del sole di Tommaso Campanella, Piltover è il luogo dell’arte, dei mestieri, del commercio e della scienza. Il suo potere non proviene dalla forza militare, ma dalla sapienza.
La città è governata da saggi, molto simili agli “offiziali” di Campanella, scelti in base alle capacità e alle virtù in loro possesso.
Macchine mirabolanti solcano i cieli luminosi di Piltover, trasportando mercanzie e uomini di altri continenti, venuti ad ammirare la città della sapienza.
Ma Piltover ha la coscienza sporca ed è incarnata da Zaun, che viene usata come sito per gli esperimenti e le produzioni più pericolose. Zaun fornisce clandestinamente tutto quello che a Piltover è proibito fare o utilizzare. Infatti Heimerdinger, “il Riverito Inventore” dominus delle scienze a Piltover, non consente esperimenti che abbiano a che fare con la magia.
Col procedere delle puntate si scoprirà che la città non è poi così illuminista, essendo invece terrorizzata all’idea di cambiamenti profondi.
Il precario stato di quiete tra le due città si sgretolerà con la scoperta di un nuovo materiale in grado di sovvertire tutte le forze in campo. E altro non posso aggiungere, sennonché tra le serie di animazione con protagonisti umani, Arcane spicca sopra tutte.
***