Mezzanotte a Istanbul

Midnight at the Pera Palace

Midnight at the Pera Palace, questo il titolo originale di Mezzanotte a Istanbul, una serie Netflix uscita il 3 marzo in Italia, che sorprende piacevolmente e che, con lo stratagemma del viaggio nel tempo, ci porta alla scoperta di una parte fondamentale della storia turca, quella immediatamente precedente la guerra di indipendenza che portò alla nascita della Turchia moderna.

L’hotel Pera Palace, il principale protagonista della serie, costruito nel 1892 come fiore all’occhiello della cosmopolita città di Istanbul, fu edificato per essere il punto di riferimento dei viaggiatori dell’Orient Express giunti al termine del viaggio. Doveva competere con gli agi a cui erano abituati i viaggiatori in arrivo da Parigi e, per tanti anni, ha brillantemente sostenuto il suo primato. Da poco è stato rinnovato ed è tornato ad accogliere clienti e viaggiatori da tutto il mondo.

Tra gli illustri ospiti che vi hanno soggiornato troviamo, tra gli altri, Hemingway, Hitchcock e, soprattutto, Agatha Christie che, nella stanza 411, scrisse gran parte del suo Assassinio sull’Orient Express.

Agatha Christie, stanza 411

Ed è proprio Agatha Christie che dà l’incipit alla storia. Esra è una giovane giornalista irruenta che vorrebbe dedicarsi al giornalismo d’inchiesta e investigativo, prendendo a modello Agata Christie, di cui è appassionata lettrice, ma che è poco considerata dai colleghi e dalla sua superiore.
In ritardo all’ennesima riunione di redazione, le viene assegnato un noioso articolo sul prestigioso Pera Palace, con riferimento ai suoi 130 anni di vita.

Arrivata lì, Esra fa amicizia con il simpatico Ahmet, il direttore dell’hotel Pera Palace, che le svela una serie di aneddoti sull’antico albergo e la conduce nella famosa stanza 411, quella dove soggiornò Agatha Christie e intorno alla quale aleggia un mistero.
La storia è stata ispirata da un fatto realmente accaduto nella vita della Christie. Nel dicembre del 1926, la scrittrice è scomparsa per 11 giorni dalla sua casa in Inghilterra. La sua auto fu trovata sul bordo di una cava di gesso con le ruote sospese nel vuoto. Nella macchina, i suoi vestiti e i documenti. All’epoca si pensò che fosse morta. Ma dopo undici giorni riapparve in un hotel, sotto falso nome, dicendo che non ricordava niente di quanto le era accaduto (per approfondire leggi qui).

Agatha Christie al Pera Palace
Agatha Christie al Pera Palace di Istanbul

Benvenuta nel 1919

Ma torniamo alla serie. Mentre si trova in albergo, Esra viene colta da un violento temporale che le rende impossibile tornare a casa. Così Ahmet la ospita lì per la notte. Incuriosita dalla storia della scomparsa di Agatha Christie narratale dal direttore (nella fiction la scrittrice sarebbe scomparsa mentre si trovava nell’hotel), Esra si intrufola nella stanza 411 quando, allo scoccare della mezzanotte, un violento e breve terremoto scuote il Pera Palace. Una volta cessata la scossa la nostra protagonista esce dalla stanza per scoprire che si trova, sì nell’hotel Pera Palace, ma nel 1919.

Con enorme stupore incontra al ristorante una giovane e ancora sconosciuta Agatha Christie ed è ancora più stupefatta nell’incontrare Mustafà Kemal, da noi meglio conosciuto come Ataturk, colui che guidò la Rivoluzione e la guerra d’indipendenza della Turchia.

Da quel momento in poi, secondo il classico schema della narrazione dei viaggi nel tempo, Esra non dovrebbe fare niente di niente. Dovrebbe limitarsi a guardare e tornare velocemente al suo tempo, per evitare che i cambiamenti nel passato possano modificare gli eventi del futuro. Ma, ovviamente, le cose già da subito si complicano, complice anche l’incontro/scontro con l’affascinate e ambiguo Halit.  Tra i due ci sono delle scene che hanno una tensione emotiva tale da farti venire gli occhi a cuore come a 15 anni!!

La prima puntata, nonostante l’effetto sorpresa del viaggio nel tempo, secondo me stenta un po’ a ingranare. La riunione di redazione iniziale mi è sembrata un po’ una forzatura. Ma già dalla seconda puntata di Mezzanotte a Istanbul mi sono ricreduta. Il fantasy si mescola con il thriller storico e il sentimentale che, aiutati dagli stupendi costumi e dalle ambientazioni, mi hanno fatto venire una voglia matta di prendere il primo aereo per Istanbul. A quel punto la serie mi ha catturata con la trama ma anche grazie alla scoperta di un pezzo di storia recente, a me completamente sconosciuto, che vorrei approfondire.

Mezzanotte a Istanbul è ispirata al libro di Charles King Mezzanotte a Istanbul. Dal crollo dell’impero alla nascita della Turchia moderna, un libro in parte saggio e in parte romanzo, che credo che sarà mio a breve 😊.

La trama prosegue sempre più ingarbugliata – anche questo è un classico delle storie che hanno a che fare con i viaggi nel tempo – ma non perde un colpo. Tutto quello che succede avrà una ricaduta su quello che, per citare un cult del genere, succederà nel futuro del passato.

L’attrice Hazal Kaya interpreta Esra, la protagonista della serie

Mezzanotte a Istanbul scorre velocemente e, soprattutto, finisce con un cliffhanger tra i più sospensivi della storia delle serie televisive: ovvero lascia il telespettatore appeso senza sapere come va a finire. Perciò sono già andata a vedere se e quando gireranno la seconda stagione!

La serie è corta (solo 8 puntate da 45 minuti), ha una trama piena di intrecci e avvenimenti, è storica e interessante ma leggera, c’è un po’ di romance che non guasta, stupendi costumi e belle scenografie: insomma non ci sono motivi per non vederla!

E veniamo all’aspetto culinario. In Turchia lo yogurt è onnipresente: è turca la parola da cui deriva (yoğur) ed è usato come bevanda, come medicinale, come condimento. Insomma se andate in Turchia ve lo ritroverete ovunque.
Quindi mi sembra carino raccontarvi di una torta che, come tutte le torte “tradizionali”, ha centomila versioni: con lo sciroppo o senza, con il semolino o senza, con il burro o l’olio… io vi giro questa versione “basica” e senza grassi, una sorta di cheesecake dietetica, da gustare in estate senza sensi di colpa.

Torta allo yogurt turca

Yoğurt Tatlısı
(torta allo yogurt)

4 uova, tuorli ed albumi separati
100 g di zucchero
60 gr di farina 00
400 g di yogurt greco intero
Scorza grattugiata e succo di 1 limone non trattato

Preriscaldate il forno a 180°C.
Imburrate una tortiera rotonda antiaderente da 20 cm di diametro con fondo amovibile o, se non la avete, foderatela di carta forno.
Montate gli albumi a neve fermissima e teneteli da parte.
In un’altra ciotola, montate i tuorli con lo zucchero fino a triplicare il volume poi, sempre sbattendo, aggiungete la farina setacciata, lo yogurt, la scorza e il succo di limone. Incorporate per bene il tutto.

A questo punto, delicatamente, unite gli albumi al composto di tuorli, mescolando con una spatola dall’alto in basso per non smontarli, poi versate il composto nella tortiera.
Cuocete per 40-45 minuti, fino a quando la superficie non sarà leggermente dorata. La torta inizialmente si gonfierà ma poi si smonterà: non preoccupatevi, è normale.
Fatela raffreddare prima di sformarla e servitela fredda, con un accompagnamento di frutti rossi o confettura acidula.

Simona Chiocca

Simona Chiocca

Napoletana di nascita e romana per scelta, da sempre sono innamorata della cara vecchia Inghilterra. Lavoro nella produzione cinematografica e da che ho memoria sono appassionata di cucina e passo quasi ogni momento libero spignattando e infornando a più non posso. Cinefila e profondamente gattara, vivrei in un autunno perenne con libri e tè.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.