La regina N.5. Il romanzo di Coco Chanel

Coco Chanel e Boy Capel . Cronache Letterarie
Boy Capel e Coco Chanel

Può il mito di una donna eccezionale e di una delle Maison più celebri al mondo, condensarsi in una piccola boccetta di profumo? La risposta è sì se il profumo è Chanel N.5.

La regina N.5 di Pamela Binnings Even è un romanzo abbagliante e sensuale che ha avuto successo in diversi paesi. Scritto in modo eccellente, l’edizione italiana, pubblicata di recente dalla casa editrice Pienogiorno, è stata tradotta da Sara Puggioni.
Pamela Binnings Even è riuscita nell’ambizioso intento di una magistrale ricostruzione, seppur con qualche licenza poetica, della vita della straordinaria Coco Chanel.

Abbandonata dal padre, tradita dall’uomo che amava e dal socio del quale si fidava, insomma delusa e ferita dal mondo maschile, al quale però non aveva mai delegato i suoi successi e la sua felicità, Coco Chanel è l’esempio di come, in una donna, l’intelligenza, la temerarietà e la determinazione, possano condurre ad un brillante futuro partendo letteralmente dal nulla.

la regina n.5. Coco Chanel. Cronache Letterarie

Dopo anni di ricerche a Grasse – capitale mondiale del profumo – la stilista giunse alla creazione di un’essenza che, ancora oggi, è un inno alla Francia e all’eleganza.
Sappiamo solo che nello Chanel N.5 c’è del gelsomino ma la formula, che è appartenuta solo a Coco e a due fidatissimi collaboratori, è rimasta segreta fino alla sua morte e oggi appartiene ai nuovi proprietari del marchio.

N.5 ci strega sempre un po’ quando camminiamo leggere fra gli scaffali di una profumeria, anche se magari finiamo con l’acquistare altro. O, almeno, è così per me.

Non un profumo, ma un’icona

“Una donna senza Chanel N.5 è una donna senza avvenire”.

La regina N.5 è una narrazione eccitante, intrisa di dettagli e fatti storici che tratteggiano in modo efficace e suggestivo la spregiudicata Coco Chanel, creatrice dell’impero di moda senza tempo delle due C rovesciate e divenuta una figura indelebile del ventesimo secolo.

Jackie Kennedy. La regina N.5
Jackie Kennedy e suo marito John Kennedy

La sua è una storia carica di emozioni, bugie e tradimenti che parte dagli anni Venti, passando attraverso la Svastica che nel 1944 sventolava su Parigi. Il racconto de La regina N.5 si ferma qui e non tratta, se non per sommi capi, della prima collezione Chanel post-bellica, né giunge fino a Losanna dove Coco riposa in pace dal 1971.

Le donne più celebri del mondo

marilyn monroe-chanel-5
Marilyn Monroe con la boccetta di Chanel N.5

Il suo tubino nero è intramontabile. Il tessuto jersey era il suo prediletto, mentre il suo tailleur in maglia fu indossato dalle donne più celebri del mondo.
Una su tutte Jacqueline Kennedy che ne aveva addosso uno rosa anche il giorno dell’assassinio del marito, il Presidente John Kennedy.

Uno stile democratico quello di Coco Chanel, fatto di linee rigide e semplici, di forme minimali. E che però rende ogni donna unica e fedele al credo di questa stilista rivoluzionaria:

“La moda passa, ma lo stile resta”.

Lo Chanel N.5, come anche gli abiti disegnati da Coco Chanel, imperversavano negli Stati Uniti degli anni ‘50 e ‘60. Marylin Monroe non ha mai utilizzato un altro profumo, contribuendo al successo planetario di questa fragranza leggendaria.

La relazione con Boy Capel

La relazione di Coco Chanel con Arthur Capel, da lei chiamato Boy, era iniziata i primi anni del Novecento. Lui, un ricco industriale inglese, fu il suo finanziatore, il suo amante e l’amore della sua vita. Coco però era considerata inadeguata per un uomo del suo rango e a causa del divario sociale nel1918, Boy sposò Diana Lister.

“Diana sta per avere un bambino. Mio – disse Boy. Chiusi gli occhi. La mia vita è finita pensai…
Ma sapevo che non avrei mai potuto smettere di amare Boy Capel. Lo sapeva anche lui”.

Il tradimento è una ferita profonda, ma non è letale.
Non riuscendo a staccarsi da lei, Boy non interruppe mai la relazione con Coco. I due passavano molto tempo insieme e Capel tornava a Parigi tutte le volte che poteva. Coco vestiva quasi sempre in nero, con lunghe e splendenti collane di perle, i capelli corti e impeccabili, la sigaretta in bocca e il suo N.5 a distinguerla.

Coco Chanel e Boy Capel. Cronache Letterarie
Coco Chanel e Boy Capel

Gli ultimi anni li trascorse negli appartamenti sfarzosi dell’Hotel Ritz a Parigi. Per lei sopravvissuta alla povertà estrema, l’opulenza era il segno tangibile che ce l’aveva fatta e dunque fu una necessità di cui non poteva fare a meno.

La vita le aveva insegnato che in un mondo dominato dagli uomini, per diventare regina devi sfidarli senza timore. Lei lo faceva seguendo le note suadenti del suo N.5: impertinenti, impudiche, istintive e sensuali.

Chanel n.5. La regina n.5. Cronache Letterarie

Coco prende il flacone di N° 5 e ne mette un po’ dietro le orecchie e nell’incavo del collo. Si infila le calze di seta, raccoglie l’abito posato sul letto e lo indossa. È uno dei suoi modelli più riusciti: di un impalpabile velo verde-argento, con la scollatura profonda e la gonna che si ferma appena sopra i sandali, anch’essi color argento. Si gira verso lo specchio, poi fa un passo indietro, sorridendo. Mademoiselle Chanel è pronta a sfidare il mondo.

Sola e impavida, tre cose l’hanno trasformata in una donna unica e le ha difese senza un attimo di cedimento: il figlio, la sua libertà e il suo profumo.

Milena Corradini

Milena Corradini

Classe 1975, vivo a Porto Sant'Elpidio, nelle Marche. Laureata in Filosofia. Atea, liberale, appassionata di letteratura e arte, sono docente educatrice presso il Convitto dell'ITT Montani di Fermo. Ho insegnato Filosofia, Storia e Psicologia in vari licei. Studio bioetica del fine vita e organizzo eventi di approfondimento su questo tema.

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