La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra. Cronache Lettearie

Una dark comedy in bilico tra thriller psicologico e la sua parodia

Ho sempre un po’ di titubanza nel guardare i thriller. Se da un lato ne sono affascinata, soprattutto da quelli del filone psicologico, dall’altro ammetto che mi spaventano, a volte ancora chiudo gli occhi quando la musica preannuncia scene particolarmente cruente.

Ma come fare a resistere a un titolo così? Prima ancora di leggere che si trattava di una dark comedy, ho pensato che questa via di mezzo tra un titolo della Wertmüller e l’omaggio al grande maestro Hitchcock fosse da non perdere.

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra è una miniserie (solo 8 puntate da meno di 30 min ciascuna) che prende in giro tutto il filone dei gialli aventi come protagonista una donna che, da La finestra sul cortile in poi, hanno inondato nei decenni grandi e piccoli schermi.

La trama è classica: Anna, la bravissima Kristen Bell, è una donna traumatizzata dalla perdita della figlia, tragedia che ha causato la fine del suo matrimonio. Dipendente dal vino e dagli psicofarmaci, passa la sua vita, quando non inforna Casserole di pollo, seduta sulla poltrona di fronte alla finestra a guardare la vita dei vicini, bevendo calici di vino rosso.

Proprio davanti a lei va a vivere un fascinoso vedovo con figlia

Neil, fascinoso vedovo con figlia novenne – proprio gli anni che avrebbe avuto la figlia di Anna se fosse vissuta – si è da poco trasferito nella casa di fronte alla sua e tutto fa supporre che la vita di Anna possa finalmente prendere una piega più favorevole.
Purtroppo si scoprirà che Neil è fidanzato con la bellissima e odiosissima Lisa, hostess di volo.

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra. Kristen Bell
Kristen Bell è Anna, mentre Shelley Hennig interpreta l’odiosa hostess Lisa

Pochi giorni dopo l’arrivo di Lisa, Anna assiste al suo omicidio dalla finestra di fronte, ma quando prova a denunciarne l’uccisione non viene creduta da nessuno. Né dalla polizia, né da Neil, men che meno dall’insopportabile vicina Carol, anche perché non c’è nessun cadavere e nessuna traccia di sangue. Neil continua a ricevere messaggi da Lisa e Anna – lo sanno tutti – ha dei problemi con l’alcool e gli psicofarmaci.

Ma Lisa non ricompare e Anna si improvvisa detective. Scavando nel passato di Neil inizia a sospettare di lui, in un crescendo di colpi di scena che ci portano all’inimmaginabile finale.

Fin qui tutto normale, direte voi, la trama è talmente scontata da essere una collezione di cliché di thriller psicologici. Anna è perfetta per incarnare il ruolo della donna traumatizzata e problematica che viene praticamente presa per pazza. Non manca la cantina (la soffitta, in questo caso, ma poco cambia) buia e scricchiolante, che ogni volta che ci si capita dentro quasi si muore d’infarto. Poi c’è il vicino fascinoso e misterioso, la vicina malevola, il marito cortese ma distante. Insomma, non manca niente.

Messa in scena di tutti i cliché narrativi di genere

È proprio questo il bello de La donna nella casa di fronte alla ragazza alla finestra. La messa in scena dei cliché narrativi di genere è talmente esasperata da risultare surreale e mescolando insieme tensione e parodia dà luogo a una dark comedy deliziosa.  Le modalità della morte della figlia, l’ombrofobia (paura della pioggia) di Anna, che quando viene toccata da una goccia di pioggia sviene in mezzo alla strada, sempre nello stesso punto, sempre nella medesima posizione, il suo riempire i bicchieri di vino fino all’orlo, sono congegnati per essere assurdi e grotteschi.

Anna inoltre è sempre perfettamente vestita e pettinata, fatto strano considerando che ingurgita praticamente solo vino e psicofarmaci. La donna cucina e inforna un quantitativo imbarazzante di Casserole di pollo, ma nessuna di queste riesce mai a essere mangiata perché la casserole cade rovinosamente per le più fantasiose motivazioni.

Anna, Neil, l’amica del cuore Sloane (Mary Holland), praticamente tutti i personaggi quasi non cambiano mai espressione, pur mettendo in scena situazioni e dialoghi al limite dell’imbarazzante, denotando una notevole bravura da parte degli attori che li interpretano.

Una dark comedy

Insomma, nonostante la trama ci sia e crei pure qualche momento di tensione, l’assurdità delle situazioni, i dialoghi surreali, per non parlare dell’esageratissimo finale, ti fanno presto rilassare e apprezzare la trama de La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra che, pur mostrando qualche lacuna nelle spiegazioni, resta godibile proprio perché lo spettatore sa che sta vedendo una presa in giro, una dark comedy molto ben congegnata ed elegante dei thriller psicologici.

La vera chicca è però il vero finale, quindi non la risoluzione del caso ma proprio l’ultima scena del film.
È passato un anno, Anna sta bene mentalmente e fisicamente, la sua amica gallerista Sloane è stata assunta a Soho e quindi la nostra protagonista prende un aereo per andare a trovarla. Lo scambio di battute con la hostess è esilarante e poi, mentre provi a riprendere il filo della trama, il fantastico cameo di una super attrice (no, non ve lo dico chi è) fa ripartire il loop del thriller e manda in nero la scena, proprio come tutti i veri gialli che si rispettino.

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra

La prima puntata de La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra (vedi il trailer) appare con tutti i tasselli del thriller al loro posto. Il dialogo iniziale con la figlia è da brividi, così come il cliffhanger della quarta puntata. Sono momenti che, devo ammettere, danno il giusto grado di tensione che ci si aspetta da un prodotto del genere. Poi però, mentre accompagni Anna a trovare sua figlia al cimitero, ti accorgi che la scritta sulla lapide è ogni volta diversa. Cambia come se fosse una insegna a LED, e da lì in poi si cambia l’approccio alla visione.

Lo so, è un piccolo spoiler, ma era necessario per spiegare che non è la serie giusta da vedere se volete DAVVERO provare dei brividi di tensione. Mentre è perfetta per gli amanti del genere in vena di humor sofisticato, perché solo dei veri amatori capiscono la sottile parodia e le infinite citazioni dei maestri.

La casseruola di pollo fa avanti e indietro

Tra le cose più surreali in questa serie, avete ormai capito che c’è questa famosa Chicken Casserole che Anna continua a cucinare senza essere, per un motivo o per un altro, mai in grado di mangiarla.
Una volta si scotta e la fa cadere, una volta viene presa dalla pioggia e la fa cadere, una volta… vabbè, non posso raccontarvi la serie!
La cosa divertente è che lei imperterrita continua a infornarla, usando SEMPRE la stessa casseruola, di ceramica bianca con coperchio, decorata a fiorellini azzurri. Si vede che in una svendita particolarmente conveniente deve averne comprate tipo mille!!

Questo è il tipico piatto di una cena infrasettimanale della famiglia americana, comprensiva di crema di funghi Campbell in scatola e Cheddar arancione. E’ un po’ troppo pasticciata per i miei gusti, ma a me non piacciono neanche i cannelloni quindi… Magari scoprite un nuovo modo per riciclare il pollo avanzato!
Io vi passo la ricetta così come la preparano oltreoceano, con le sostituzioni per gli ingredienti che dovessero essere difficilmente reperibili.

La donna nella casa di fronte alla ragazza alla finestra. Cronache Letterarie

Creamy Chicken Casserole

  • 300 gr di pasta corta, tipo penne o rigatoni. Va benissimo un misto di avanzi di pacchetti di pasta, è una ricetta di riciclo
  • 60 gr burro
  • ½ cipolla bianca tritata
  • 3 spicchi d’aglio tritati
  • 30 gr di farina 00
  • ½ litro di brodo di pollo (anche di dado) tiepido
  • ½ litro di latte tiepido
  • ½ cucchiaino di sale
  • ½ cucchiaino di pepe nero
  • 150 gr di champignon affettati
  • ½ kilo di pollo cotto e spezzettato
  • 200 gr di formaggio grattugiato Cheddar (Se non lo trovate usate provolone dolce o un altro formaggio filante, NO parmigiano)
  • 100 gr di salatini RITZ sbriciolati
  • 30 gr di parmigiano grattugiato
  • 2-3 cucchiai di olio di oliva

La nostra protagonista Anna apre una scatola di zuppa di funghi Campbell e la usa per fare la sua ricetta. A Roma si trova facilmente da Castroni ma altrove potrebbe essere complicato; quindi, nel procedimento creiamo la cremosità da zero.

Saltate in padella i funghi con un cucchiaio di olio, fate evaporare tutta l’acqua e tenete da parte.
In una casseruola sciogliete il burro a fuoco medio, poi aggiungete la cipolla e soffriggetela per circa 5 minuti, finché è ammorbidita ma non dorata. Aggiungete l’aglio e la farina, e mescolate per sciogliere i grumi. Fate leggermente tostare la farina, poi a poco a poco aggiungete il brodo e il latte, sale e pepe. Lasciate sobbollire finché non si addensa. Mi raccomando continuate a mescolare. Verrà una besciamella lenta.

Quando la besciamella sarà addensata aggiungete il Cheddar grattugiato e il pollo sfilettato. Spegnete e mescolate finché il formaggio non sarà sciolto.
Nel frattempo, avrete messo a cuocere la pasta. Scolatela MOLTO al dente (almeno un paio di minuti prima della fine della cottura) e aggiungetela al composto, mescolando delicatamente.

CREAMY CHICKEN CASSEROLE

Prendete una teglia e imburratela leggermente, o foderatela di carta forno, poi versateci dentro il composto.
In una ciotolina mescolate i RITZ sbriciolati e il parmigiano, poi spolverate il miscuglio sopra la pasta.
Infornate in forno, già scaldato a 200°, per circa 20 minuti, finché i RITZ non siano leggermente scuriti.
Servite caldo.

Simona Chiocca

Simona Chiocca

Napoletana di nascita e romana per scelta, da sempre sono innamorata della cara vecchia Inghilterra. Lavoro nella produzione cinematografica e da che ho memoria sono appassionata di cucina e passo quasi ogni momento libero spignattando e infornando a più non posso. Cinefila e profondamente gattara, vivrei in un autunno perenne con libri e tè.

3 commenti

  1. Cara Simona Chiocca
    Mi sono divertita ed interessata molto per questa serie con ricetta inclusa.
    La penso come te: quando la musica predice una situazione, cambio canale, specialmente se ci sono bambini di ‘mezzo’.
    Ma il tuo humor mi ha fatto sorridere tanto!
    Certo tutto basato sul film ‘La finestra sul cortile’ ( film che ho visto nel cinema in prima visione quando ero ragazzina), che per me era ed è meraviglioso per il ritmo che ha, per un J. Stewart, che adoravo, una Grace Kelly affascinante ed elegante come mai superó a sé stessa; e la maestria del direttore che ammiro tanto!
    Ed i personaggi dei vicini di casa ogniuno con la sua vita; nell’ 54 fu proprio un BUM !

    Dopo, come dici, furono copie .
    Però questa serie tanto assurda come la descrivi, deve avere il suo pregio.
    …ed del recipiente bianco con fiorellini comprato in un mercato in grande quantità per poter cucinare tante volte quella pasta al forno.
    …veramentei hai fatto ridere tanto!
    Non so se vedrò la serie, già che abito in Argentina e non ho visto nessun annuncio, pero ti prometto che farò la pasta al forno!!!

    Con affetto
    Silvia

  2. Ciao Silvia,
    che piacere il tuo commento!!! E che bella questa voce dall’Argentina, Paese che ho visitato tanto tempo fa e che ho amato alla follia.
    Cerca la versione inglese, sono sicura che c’è! Un abbraccio Simo

  3. Salve Simona
    Che piacere sapere che sei stata in Argentina e che rimasta incantata.
    È un paese bellissimo, peccato i politici.
    Sicuro avrai conosciuto Buenos Aires.
    Sei arrivata a las cataratas del Iguazú, e Bariloche con i cinque laghi?
    Mi piacerebbe sapere quando sei venuta e che impressione ti ha fatto.

    Un abbraccio.
    Silvia

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