L’anno che sta per finire…
ha sfornato tantissimi romanzi nella categoria “rosa”, nonostante molto spesso questa definizione sia riduttiva e purtroppo affibbiata con una sottile nota di spregio, in barba al fatto che questo sia tra i generi più venduti al mondo.
Tuttavia è vero che, vista l’enorme produzione, è molto difficile almeno per una lettrice compulsiva come me, trovare qualcosa che si differenzi, che non sembri copia di altro, che non dia la sensazione di déjà-vu. Eccomi, dunque, a segnalarvi qualche buon romanzo da gustare nelle prossime giornate di festa e non solo, selezionato tra quelli che mi hanno lasciato un segno nel cuore e nella memoria.
Iniziamo da due libri che davvero mi hanno colpita per originalità, sensibilità e garbo. Non possono essere considerati romance nel senso stretto del termine, perché non focalizzati sulla relazione amorosa quanto sul contesto relazionale-familiare in cui si svolgono. Si tratta di Fuori tempo di Monica Lombardi e Geometrie variabili di Pitti Duchamp. Due autrici italiane molto talentuose che si sono cimentate in storie un po’ fuori dalla loro zona di confort, con risultati a mio avviso eccellenti.
Fuori tempo
Monica Lombardi
In Fuori tempo, la Lombardi affronta una tematica molto moderna: la relazione tra una figlia adolescente e il proprio padre dopo che questo ha abbandonato la famiglia per un altro uomo ed è sparito per anni. Si tratta di un romanzo poetico, delicato, che fa risuonare con forza le nostre corde emotive. Anche se non abbiamo mai vissuto una realtà simile, ci troviamo assolutamente coinvolti nella vicenda a tre, fra Martina, Serge e Riccardo. Il romanzo stimola una riflessione profonda e ci fa sperare nell’esistenza di un perdono vero, al di là del dolore e del rancore, nella capacità di guardare oltre, nel rispetto dei punti di vista, nel superamento del pregiudizio, scegliendo invece la comprensione e l’amore a dispetto dell’orgoglio.
Geometrie variabili
Pitti Duchamp
Pitti Duchamp invece, in Geometrie variabili lascia per un attimo i suoi bellissimi romanzi period (non posso esimermi dal consigliarvi L’Aquila e Maja, vi stupirà) e ci racconta delle geometrie molto variabili che famiglie improbabili riescono a trovare per tornare a vivere. Due ragazzine giovanissime, ognuna orfana di un genitore, diverse come il giorno e la notte ma legate indissolubilmente per quelle strane alchimie che spesso uniscono gli umani, riusciranno a tornare a sorridere quando all’orizzonte si prospetterà una nuova, inaspettata famiglia. È un romanzo che fa bene al cuore, un inno alla speranza, alla vita che continua, un invito ad accogliere l’amore qualsiasi sia la via in cui si manifesta.
Beautiful Hearts
Emma Scott
Per il romance drama consiglio la duologia Beautiful Hearts della bravissima Emma Scott – ovvero Le regalerei le stelle e Lunga vita ai cuori stupendi – dove sentiamo più che mai la forza e il coraggio di questa sensibile scrittrice che usa la penna per elaborare il grave lutto che l’ha colta non molto tempo fa, raccontando un trio di splendidi personaggi in un plot che nell’incipit riecheggia Cyrano de Bergerac. Una storia d’amore, di sacrificio e redenzione, ma soprattutto di amicizia vera, profonda, impossibile da sciogliere.
Rushmore – A stand up comedy romance story
Elle Eloise
Ma il romance è anche commedia, è anche rom-com, e quest’anno ho trovato folgorante Rushmore – A stand up comedy romance story di Elle Eloise. Anche stavolta un’autrice che travalica la sua confort zone per cimentarsi in qualcosa di nuovo, di meno drammatico ma senza rinunciare all’analisi profonda delle motivazioni e della personalità dei suoi personaggi. Ambientato nel rutilante e spietato mondo hollywoodiano, dove uno stand-up comedian in crisi sul fronte pubblico e su quello privato e un’assistente personale in fuga dal passato si incontrano. I due non potrebbero essere più diversi, ma ognuno sarà esattamente ciò che serve all’altro per guarire, per tornare intero e superare paure e vulnerabilità a dispetto di un sistema cinico che li dava per perdenti. Molto ben descritto l’ambiente dell’entertainment americano e i monologhi di Darren – brillanti, sarcastici, arguti – valgono da soli la lettura.
L’anima nera di un Lord
Estelle Hunt
Per concludere non poteva mancare un romance storico anche se L’anima nera di un Lord di Estelle Hunt (terzo appuntamento con la serie Amori Vittoriani) è questo e anche di più: è eroticamente oscuro, crudele, vizioso, perverso. Sì, è una lettura impegnativa, dura, sia per le tematiche che affronta (avrebbe potuto ambientarsi anche nella contemporaneità), sia perché ci regala un protagonista maschile incredibilmente cinico, amorale, ma che non riusciamo ad odiare davvero a causa degli spiragli di luce abbagliante che ogni tanto l’autrice fa trapelare con maestria dai recessi bui della sua personalità. Così semina il dubbio nei nostri giudizi, rendendoli più deboli.
I due protagonisti, pur non sopportandosi, si uniscono in matrimonio per far fronte a problemi famigliari e sociali. Juliana e Carter sono stati “spezzati” in modo irrimediabile perché il passato, checché se ne dica, non si può cancellare. Ma è come decidiamo di vivere il futuro che ci definisce. Possiamo farlo come Juliana, accettando il passato e andando avanti nella segreta speranza che possa arrivare di meglio, oppure come Julian, che si macera nell’autodistruzione, non concedendosi alcuna possibilità di espiazione e annientando ogni occasione di redenzione.
Una storia non per tutti i palati che amerete alla follia, o ne rimarrete disgustati. Ma che comunque non dimenticherete.
Buon romance a tutti.
Sono felice e onorata che la storia e i personaggi di “Fuori tempo” ti siano entrati nel cuore e rimasti nella memoria. Grazie, e buone letture a tutti!
tutto meritato, una storia originale e delicatissima