I più bei film della Mostra del Cinema di Venezia 2023

Cosa resta di un festival cinematografico come quello di Venezia dopo che i premi sono stati distribuiti e i riflettori sul red carpet si sono spenti? Beh, i film trovano finalmente la loro strada per le sale, o gli schermi casalinghi, alcuni anche attraverso le rassegne sul territorio, come Da Venezia a Roma e nel Lazio (fino al 29 settembre).

A volte questa strada è lunga e tortuosa, spesso non per una questione di qualità quanto di vendibilità, e le due cose come sappiamo non sempre vanno di pari passo. Per questo vale sempre la pena tenere d’occhio certi titoli: per essere pronti a correre a vederli appena escono in un modo o nell’altro.

Ecco quindi una selezione di alcuni dei film passati quest’anno alla 80a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Io Capitano di Matteo Garrone
In sala ora

Io capitano. Leone d'Argento

Garrone riesce nell’impresa quasi impossibile di mostrare una storia rappresentativa di un fenomeno presente e pressante in modo poetico e fantastico, così da risultare al tempo stesso attuale e senza tempo. La vicenda dei due giovani cugini senegalesi che si mettono in viaggio per raggiungere l’Europa evita ogni cliché pietistico adottando un punto di vista interno, ribaltando la prospettiva e focalizzandosi su un sogno che evolve da sfida a lotta per la sopravvivenza, a destino ineluttabile. Meritatissimo il premio Marcello Mastroianni come miglior attore emergente al protagonista Seydou Sarr, in continua oscillazione tra ingenuo ottimismo e indurimento, fiduciosa tenacia e disperazione. Fotografia e regia impeccabili, il film è il candidato italiano agli Oscar e merita senz’altro di rientrare nella cinquina finale.

Day of the Fight di Jack Huston
Speriamo un giorno in sala o su piattaforma

Jack Huston è un bravo attore che porta su di sé il peso di venire da una delle dinastie cinematografiche più blasonate (vedi i premi Oscar John, il nonno regista e attore, e Anjelica, la zia attrice). E’ doppiamente una sfida quindi il suo debutto alla regia con un film, di cui firma anche la sceneggiatura, dalla maturità e tecnica notevoli. Il titolo, ripreso dal primo cortometraggio di Kubrick (1951), riassume la trama: un giorno di vita nel 1989 di un pugile caduto in disgrazia, che ha in programma la sera un incontro fondamentale al Madison Square Garden di New York.

Michael Pitt dà vita a questo personaggio dolente e alle sue peregrinazioni per la città, affiancato da camei di lusso come quelli di Steve Buscemi e Joe Pesci. La regia e la fotografia sono eleganti, raffinate, la camera danza attorno al protagonista come farebbe un pugile sul ring, i sentimenti fluiscono intensi, cullati da una colonna sonora coinvolgente. Un bellissimo esordio registico in un bianco e nero sontuoso, emozionante.

Hit Man di Richard Linklater
Data di uscita non dichiarata

Hit Man. I più bei film della Mostra del Cinema di Venezia

Linklater firma la sceneggiatura a quattro mani con il protagonista, Glen Powell. Il risultato è una commedia nera irresistibile, esilarante e sfaccettata. Lo spunto è tratto da una storia vera, quella di un professore di psicologia collaboratore della polizia di New Orleans che si ritrova per caso a lavorare sotto copertura fingendosi un killer professionista. Sfruttando la sua conoscenza della mente umana, il protagonista impersona di volta in volta il killer ideale per i suoi committenti, contribuendo alla loro incarcerazione… almeno fino a quando non si innamora di una di loro. Tra commedia romantica e poliziesco, con una scrittura venata di delizioso cinismo, il film gioca in modo intelligente sul contrasto fra Es e Super-Io, e su quale sia la vera essenza di un essere umano.

Origin di Ava DuVernay
Data di uscita prevista: entro il 2023

Ava DuVernay. Cronache Letterarie. Venezia 80
Ava DuVernay sul red carpet per il film Origin alla 80a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

Tratto da un testo di grande successo (Caste: The Origins of Our Discontents), il film segue il premio Pulitzer, Isabel Wilkerson, mentre, per riprendersi da una serie di lutti che le hanno quasi tolto la voglia di vivere, inizia a lavorare a un saggio destinato a offrire un punto di vista innovativo sulle discriminazioni. La Wilkerson affronta così il senso di perdita personale, individuando una sorta di dolore strutturale e internazionale, testimoniato dalle analogie tra la persecuzione degli ebrei nella Germania nazista, il segregazionismo razziale negli Stati Uniti e il sistema delle caste in India. Il film è forse troppo lungo ed ha un piglio documentaristico più che narrativo, ma può contare su un’ottima interpretazione della protagonista Aunjanue Ellis e su un materiale di partenza straordinariamente interessante.

Hors-Saison di Stéphane Brizé
Data di uscita non dichiarata

Guillaume Canet, Stephane Brizé e Alba Rohrwacher sul red carpet Hors-Saison a Venezia 80
Guillaume Canet, Stephane Brizé e Alba Rohrwacher sul red carpet per Hors-Saison alla 80a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

Due ex si ritrovano per caso in una località di villeggiatura sulla costa atlantica francese. La premessa parrebbe un po’ fragile sebbene molto francese, ma la realizzazione è toccante e venata di una ironia che si fa bonariamente gioco di certi tic sociali. Ambientato per metà in un hotel di lusso per la talassoterapia, Hors-Saison segue il suo protagonista, un misurato e intenso Guillaume Canet, mentre si aggira sperso tra piscine, lettini e una camera desolatamente vuota. Il suo specchio e contraltare è Alba Rohrwacher, sempre molto naturale e toccante nella sua luminosa fragilità. Una riflessione sulle scelte di vita, sul rimpianto dolceamaro che a volte comportano e su come bisogna guardarsi indietro per poter andare avanti.

Memory di Michel Franco
Data di uscita non dichiarata

Memory. I più bei film della Mostra del Cinema di Venezia
Michel Franco, Jessica Chastain and Peter Sarsgaard sul red carpet per il film Memory alla 80a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

C’è una donna che chiude tutti fuori, ripetutamente, isolandosi dietro chiavistelli e allarme. E c’è un uomo che cerca disperatamente di entrare, senza neppure sapere bene perché. Jessica Chastain interpreta Sylvia che ha appena terminato il percorso con gli Alcolisti Anonimi e ha finalmente trovato un equilibrio per sé e la sua figlia adolescente. Peter Sarsgaard, premiato meritatamente a Venezia come miglior attore protagonista, è Paul, un uomo che soffre di demenza precoce e ha quindi gravi problemi di memoria. Sylvia ha più di un pesante trauma alle spalle e Paul è di fatto impossibilitato ad essere pienamente autonomo. L’incontro fortuito fra i due viene messo in scena in modo sensibile e mai banale, costruendo un percorso in cui la memoria, fatalmente frammentata o cancellata, perde quasi d’importanza di fronte alla possibilità di costruirsi un presente forse sbilenco ma non più solitario.

Gasoline Rainbow di Bill e Turner Ross
Speriamo un giorno in sala o su piattaforma

Gasoline Rainbow. I più bei film della Mostra del Cinema di Venezia

Un ritratto onesto, tenero, realistico e privo di pregiudizi di quella delicata fase di passaggio dalla tarda adolescenza all’età adulta. Cinque ragazzi di un paesino nel cuore degli Stati Uniti fanno un viaggio on the road dopo la maturità, prima di dover decidere cosa fare con le proprie vite. Sono amici veri, quelli di cui accetti pregi e difetti e che seguiresti in capo al mondo.

Come tutti i ragazzi di adesso vivono in bilico fra la tecnologia degli smartphone e il senso di un mondo in cui tutto è “impermanente”. Quando gli rubano le ruote del furgoncino procedono a piedi, fanno amicizia con due homeless e saltano su un treno per raggiungere il cugino di uno dei cinque, destinazione finale una festa in riva all’oceano. Tutto fluisce sullo schermo in modo naturale: i dialoghi, le immagini di un’America che nasconde angoli di struggente bellezza e urbano squallore. Come nella vita, confidenze notturne si alternano a scherzi, e piccole tensioni a un’apertura fiduciosa al mondo. Commovente.

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Marzia Flamini

Marzia Flamini

Prima di approdare alla Finarte, sono stata assistente in una galleria d'arte a Via Margutta, guida turistica e stageur fra musei, case d’asta e la rivista ArteeCritica. Vivo circondata dai libri, vado al cinema più spesso di quanto sia consigliabile e viaggio appena posso.

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