Vi propongo spesso articoli sui romanzi storici perché è uno dei generi letterari che mi stuzzica di più. Inaugurato con Ivanohe dallo scrittore scozzese Walter Scott nel 1819 – che narrò la lotta tra Sassoni e Normanni da cui nacque l’Inghilterra – il romanzo storico ha sempre avuto un grande seguito.
Ancora oggi questo genere conserva intatto il suo ascendente su una vasta platea di lettori, grazie al suo potere di trascinarci in un’altra epoca, attraverso la ricostruzione sapiente, benché condita di fantasia, di fatti, atmosfere, costumi, usanze e personaggi.
Questo articolo è dedicato all’ultimo libro della storica Barbara Frale, uscito nel 2023 per Newton Compton: Maledizione Notre-Dame.
“La prima funzione e missione di un romanzo, secondo me, è quella di portarci al di fuori del tempo e dello spazio, in un mondo magari anche reale, ma che deve pur sempre essere diverso da quello in cui siamo immersi, altrimenti la nostra possibilità di evadere ne sarebbe ostacolata, e non potremo godere dei suoi benefici effetti sullo spirito”.
Così scrive Barbara Frale, viterbese, nata nel 1970, è laureata all’Università degli Studi della Tuscia, dove è stata la prima laureata italiana in Conservazione dei Beni culturali. Ha conseguito un dottorato di ricerca in “Storia della società europea” presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e, dal 2001, è Officiale presso l’Archivio Segreto Vaticano.
Parliamo perciò di una storica italiana di prim’ordine, specializzata in storia medievale, invitata da Umberto Eco a redigere due capitoli sui Templari dell’Enciclopedia sul Medioevo di cui fu il curatore.
Scrive sulle pagine culturali di alcuni quotidiani e ha partecipato a numerose trasmissioni televisive, fra le quali Le storie di Augias e Impero di Valerio Massimo Manfredi.
Dal 2012 ha pubblicato svariati romanzi che hanno riscosso un notevole successo fra i quali La lingua segreta degli dei, Leonardo Da Vinci. Il mistero di un genio, L’idolo dei Templari (la Frale è considerata uno dei massimi esperti a livello internazionale dei Templari).
Dal Giubileo di Bonifacio VIII
al rogo di Jacques De Molay
Maledizione Notre-Dame rappresenta il quarto capitolo di una saga che racconta quell’epoca tragica che va dal Grande Giubileo di Bonifacio VIII alla condanna al rogo di Jacques De Molay, ultimo Gran maestro dei Templari, nel 1314.
L’autrice ci confida che tutto questo racconto nasce da un sogno:
”Mi trovavo nella campagna innevata davanti alle mura del Louvre, 700 anni fa”.
Era la notte in cui Filippo IV Il Bello condannò a morte l’ultimo Gran Maestro dei Templari:
”Appena alzata ho subito scritto ciò che avevo vissuto in sogno. Settimane dopo avevo nelle mani un intero romanzo, e tuttavia lo spirito narrante in me non trovava pace alcuna”.
Così dopo il primo romanzo è arrivato il secondo, poi il terzo, fino a quest’ultimo, dove la stupenda cattedrale parigina fu testimone dei drammatici eventi che condussero alla distruzione dei Templari e, secondo l’autrice, in qualche modo ne porta ancora oggi il segno.
Barbara Frale è una scrittrice che riesce a creare un’armonia perfetta tra la realtà storica e la finzione del romanzo. Forse in questo caso possiamo permetterci il lusso di parlare più di fedeltà alla storia che di romanzo, dato che la stessa autrice ha dichiarato che ciò che troviamo nel suo libro è tratto per il novanta per cento da documenti autentici.
Grazie agli studi approfonditi, la Frale riesce a tessere trame di fantasia con personaggi di particolare pregio, come Maddalena Caetani, la nipote del Papà Bonifacio VIII.
Maledizione Notre-Dame
la trama
Siamo a Parigi nel 1302. Una maledizione colpisce la porta sinistra della facciata di Notre-Dame. La porta che il fabbro Biscomet forgiò con l’aiuto del demonio.
Chi la attraversa nelle notti di luna nera può evocare lo spirito del fabbro e compiere, col suo aiuto, imprese impossibili agli umani.
Ed è in una notte di luna nera che al re di Francia Filippo Il Bello torna alla mente questa leggenda. Il re farebbe qualunque cosa per combattere la minaccia terribile che incombe sul suo regno, anche attraversare quella soglia maledetta.
In quello stesso momento, a Roma, Dante Alighieri ha un incubo: in una foresta oscura piena di belve feroci c’è un sentiero che conduce alla porta dell’inferno.
Quando Maddalena Caetani, nipote di Papà Bonifacio, svanisce nel nulla, sarà proprio Dante, partito da Roma da pochi giorni, a divenire il principale sospettato del suo rapimento.
Ma qualcuno ha veramente attraversato la porta maledetta di Notre-Dame stringendo un patto col diavolo. Qualcuno pronto a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo e scatenare una guerra terrificante tra il re d’Inghilterra e il Papa. E’ qualcuno privo di qualunque scrupolo, incurante delle vite innocenti che verranno sacrificate.
Maledizione Notre-Dame è un thriller storico con un racconto dinamico, colmo di tensione ed eventi che sorprendono il lettore.
”Dicono che l’ultimo istante di vita sia come passare attraverso una porta: di colpo ci troviamo dentro un abisso buio, o in un abbraccio sfolgorante. Per altri invece somiglia a un tuffo nel vuoto. Dopo, l’acqua sporca ferisce il corpo come mille lame di ghiaccio, ma può anche essere tiepida, lieve, cristallina. Non so dove mi trovo. Né quale giorno sia oggi, nell’anno di grazia milletrecentodue. So solo che mi chiamo Maddalena Caetani. E sono, anzi ero, la nipote di Papà Bonifacio VIII. Il viaggio che sto affrontando verso l’ignoto ha come punto di arrivo la mia morte”.
Non svelo altro per non rovinarvi il piacere di una lettura ad alto grado di suspence.