
Nel 2023 la produzione di narrativa romance in tutte le sue declinazioni è stata come di consueto abbondante e variegata. Certo per chi è un affezionato lettore del genere è difficile trovare trame originali e intriganti fra i trope (i modelli narrativi) più frequentemente proposti.
Age-gap (grande differenza d’età),
second chance,
hate to love (quando prima si odiano e poi si amano),
forbidden love (amore proibito per le più diverse ragioni),
fake relationship (relazioni false, come i matrimoni di convenienza).
Sono quelli più popolari. Dopo un 2022 che non mi aveva particolarmente esaltato, se guardo nella mia library 2023 su Goodreads, noto che ci sono molti volumi a 5 stelle, più di quelli che immaginavo. E questa è una bella notizia perché vuol dire che il genere è vivo e pieno di nuova linfa, sia per quanto riguarda i plot, sia per l’ingresso di nuove penne talentuose.
Ecco, quindi qualche consiglio molto personale su alcune delle letture che più ho amato nell’ultimo anno. Vorrei cominciare parlandovi di un modus letterario a cui non ho mai accennato su Cronache: il retelling.
Il retelling
Si tratta della rivisitazione, quasi sempre in chiave moderna, di fiabe, miti, romanzi iconici e classici della narrativa.
Il romance si presta molto bene a questo scopo, tanto che delle autrici si sono unite per “raccontare di nuovo” la propria elaborazione di fiabe e grandi classici.

Blackwood Castle Series
Io ho amato in modo particolare la Blackwood Castle Series in cui ogni volume è autoconclusivo e affronta il retelling di una fiaba, quindi non dovete per forza leggerli tutti. Si parte da una base comune in cui si muovono i personaggi: il Castello di Blackwood, immerso nella campagna scozzese.
I protagonisti principali sono i blasonati fratelli Lennox le cui vicende – le loro e quelle del loro entourage – ripercorrono ogni volta gli snodi di una favola ben conosciuta, reinventandola e creando de facto una nuova storia.
Ovviamente leggere la serie dall’inizio vi farà entrare in confidenza con tutti i personaggi che poi appariranno nel volume a loro dedicato. La caratteristica che fa dei sette libri della Blackwood una perla del retelling è che i libri sono uno più bello dell’altro! Tuttavia, il mio preferito, quello che ho amato visceralmente, è Prince of Ice di Daria Torresan e Brunilda Begaj, che è una rivisitazione de La regina delle nevi di Andersen. Le autrici hanno saputo reinterpretare in modo toccante e spiazzante il ruolo della regina e il suo potere sul bambino della fiaba, con modernità e atroce contemporaneità.

England’s Rose
L’ultimo volume della Blackwood, Bad Sugar, è una rivisitazione in chiave forbidden love estremamente coraggiosa di Hansel e Gretel, della brava Estelle Hunt.
La Hunt è autrice anche di un altro retelling fresco di stampa: England’s Rose. Si tratta di una rielaborazione moderna de La Bella e la Bestia, dove numerose sono le ferite esterne ed interne di entrambi i protagonisti che però da queste trarranno la loro forza.
Isabel Lloyd, una delle ereditiere più facoltose del Regno Unito, resta orfana ed è costretta a vivere con il suo tutore: Adam Ashdown, Conte di Warleigh. Lui è un uomo misterioso e scostante. Addirittura si dice che abbia ucciso la moglie. In ogni caso, dalla morte di lei, vive recluso in un’oscura magione, reso folle dal dolore.

Romance drama:
Lotus
Passando al romance drama non posso non citare il bellissimo, emozionante Lotus di Jennifer Hartman.
La vicenda gira intorno al ritorno a casa del trentenne Oliver Lynch, rapito a otto anni e tenuto segregato in un seminterrato. Una volta uscito, ritrova ormai adulti i suoi amici di allora, le cui vite sono state comunque segnate da quell’evento.
Un argomento scottante che terrorizza ogni genitore, con un finale assolutamente inaspettato e crudele, dove chi pensavamo mostro è stato invece salvatore.

Abbraccia il mio silenzio
E ancora vi consiglio Abbraccia il mio silenzio di Vera Demes, in cui l’autrice con lo stile elegante e delicato che la contraddistingue, affronta sullo sfondo della Bologna accademica, una storia di abuso fisico e psicologico che la protagonista troverà il coraggio di spezzare grazie all’incontro con un giovane ricercatore irlandese che accenderà il suo coraggio.
A poco a poco lui entrerà nel suo piccolo universo pieno di paure che l’hanno allontanata dalla vita.
Guerra in ufficio:
Petali e spine, Lacrime e stelle

Tra gli office war (con tema la guerra in ufficio) più brillanti c’è il contemporary romance Lacrime e stelle di Naike Ror. Il volume fa parte di un duo e il primo libro, Petali e spine, anch’esso imperdibile, ci introduce alle vicende che girano attorno alle Lancaster Industries, ai suoi proprietari e a chi lavora con loro, in una eterna lotta di potere senza esclusione di colpi.
I due libri sono autoconclusivi, ma consiglio di leggerli a partire dal primo volume perché vi darà modo di conoscere tutti i personaggi ricorrenti e apprezzare ancora di più quanto accade nel secondo libro.
La scrittura della Ror è unica: impertinente, sarcastica, brillante, divertente. L’autrice è maestra nell’alternare i momenti bui e conflittuali dei suoi personaggi – che non sono mai, mai, scontati o banali – a dialoghi esilaranti e sagaci, con un ritmo assolutamente cinematografico che non potrete non amare. E per quanto abbia adorato i protagonisti di Petali e spine, con “Archie Bau” e Trixie, protagonisti di Lacrime e stelle, la scrittrice si è assolutamente superata.
Le commedie: The Goldsmith

Tra le commedie è impossibile non citare Paola Chiozza e la sua serie The Goldsmith.
Qui abbiamo a disposizione quattro volumi, tutti autoconclusivi, che possono essere goduti indipendentemente dagli altri nonostante i personaggi siano legati tra loro e ricorrano come guest star nei volumi di cui non sono protagonisti.
La teoria della rivalità, quarto libro della serie, è quello che ho amato di più. Un amore-odio mixato con la vendetta, con i personaggi principali molto sfaccettati e interessanti.
Ho apprezzato la capacità della Chiozza di affrontare temi profondi come l’autostima, la pressione familiare, le aspettative mancate, in modo delicato e naturale, dimostrando di sapersi addentrare in temi più seri senza sconfessare il suo animo leggero.
Miles High Club

E finiamo con un’altra serie, la Miles High Club dell’australiana TL Swan che segue le stesse regole dei romanzi precedenti: libri autoconclusivi e indipendenti, con personaggi collegati.
Sinceramente non la conoscevo prima del RARE di Firenze (Romance Author & Readers Event) dello scorso settembre. Le copertine e i titoli italiani dei suoi libri non mi avevano per nulla convinta, ma sollecitata dalle molte lettrici in fila per il suo firmacopie mi sono decisa.
E ho fatto benissimo. I due volumi Bello e potente e Bello e arrogante (lo so, sono tremendi!) sono divertentissimi e brillanti. L’autrice ci racconta di due dei fratelli Miles – ricchi, belli, fichissimi – e di come la loro vita sarà messa sottosopra dall’incontro con le donne che li conquisteranno.
Fin qui nulla di nuovo: l’uomo alpha che capitola è un classico del genere. Ma l’originalità degli snodi, le situazioni esilaranti in cui pone i due protagonisti allontanandoli dalla loro confort zone, i dialoghi ficcanti, ritmati e perfetti mi hanno davvero divertita e sorpresa. Tanto da poter affermare che questa autrice è un fenomeno nella commedia. Quindi se volete passare qualche momento di svago con un’ottima penna, questa è la serie che fa per voi.
Concludo augurando a tutti serene Feste, piene di riposo, svago e letture che aprono il cuore.
