Che mondo sarebbe senza la musica? Senz’altro molto, molto più noioso. La musica dà vita ai nostri battiti e li trasforma in melodia, è la colonna sonora delle nostre vite. C’è musica persino nei rumori di ogni giorno, se si sa ascoltarla.
Quale magica alchimia si cela dietro le nostre canzoni preferite? Quali le storie, gli ingredienti, il costo spesso nascosto allo sguardo indiscreto del pubblico?
Ecco cinque docuserie per cominciare ad orientarsi, approfondire o anche solo togliersi qualche curiosità sul meraviglioso mondo della musica.
1) Watch the Sound with Mark Ronson
Apple TV+
Mark Ronson è uno dei produttori musicali e compositori più di successo degli ultimi decenni. Con questo documentario ha voluto esplorare alcuni elementi specifici, tecnici, che costituiscono la trama base della musica contemporanea. In 6 puntate analizza nascita e uso dell’Auto-tune, del campionamento, il riverbero, i sintetizzatori, le drum machine e la distorsione. Confusi? Niente paura, Ronson vi chiarirà tutto con l’aiuto di musicisti, tecnici, animazioni e la sua voce calma e affascinata. Il tono è quello di un bambino che va a smontare un giocattolo amato per capirne il funzionamento e vi prenderà per mano per scoprire insieme gli ingredienti base di alcuni brani indimenticati (vedi qui il trailer).
2) Song Exploder: canzoni al microscopio
Netflix
Il format nasce come podcast, ma il suo ideatore Hrishikesh Hirway lo ha saputo trasformare in due volumi (stagioni) perfetti. Lo schema è tanto semplice quanto efficace: in ogni puntata viene analizzata una canzone rappresentativa di un artista. Partendo dall’ideazione, da una breve presentazione dell’artista e della fase della sua carriera in cui è nata, Hirway prosegue, intervistandone l’autore, a ricostruire la genesi del brano. Ma anche i singoli elementi che lo costituiscono: un campionamento, una linea di basso, la batteria, gli strumenti usati, e via dicendo (vedi il trailer).
A fine puntata l’ascolto della canzone, accompagnata da deliziose animazioni, si riveste di una nuova consapevolezza. Così anche una banale canzone pop, che abbiamo ascoltato mille volte, avrà una sua riscoperta bellezza. Illuminante.
3) This is Pop
Netflix
Il genere Pop è una sorta di grande contenitore dove prima o poi vengono gettati tutti gli artisti di successo. Il punto è che, a voler essere rigorosi, non tutti sono pop. Anzi, molti sono fieri rappresentanti di generi molto diversi fra loro. Occorre quindi ricostruire un po’ la storia del genere, le sue origini, i momenti salienti e i personaggi e luoghi che sono diventati il punto di contatto con altri generi.
Questa serie è una perfetta introduzione o ripasso storico dagli anni ’60 fino ad oggi, ma si possono tranquillamente vedere le singole puntate come fossero dei piccoli documentari indipendenti gli uni dagli altri. Ad esempio quella dedicata alla produzione musicale in Svezia: non solo Abba, ma anche, insospettabilmente, Britney Spears…
4) Ladies First: la storia delle donne nell’hip hop
Netflix
Nell’immaginario collettivo rap e hip hop sono territorio a forte predominanza maschile, dove le donne sono relegate al ruolo di trofeo sessuale. Dando voce alle protagoniste tagliate fuori dalla narrazione mainstream questa docuserie riporta alla luce nomi e volti di artiste presenti fin dagli albori dell’hip hop, donne che hanno usato gli stilemi del genere per dar voce alle loro storie, esigenze e rivendicazioni.
Donne indipendenti che hanno dovuto combattere contro il doppio delle discriminazioni e stereotipi dei loro colleghi uomini e che spesso si sono salvate sostenendosi a vicenda e collaborando fra loro. Per gli appassionati del genere ma non solo, una ricostruzione storica e musicale che diventa una disamina sociale incredibilmente attuale.
5) Robbie Williams
Netflix
Di documentari biografici musicali negli ultimi tempi ne sono usciti a bizzeffe, tanto da diventare quasi un sottogenere a sé. Questo però ha un fattore in più che raramente si trova e che è quello che fa la differenza fra un compitino ben svolto e un saggio da premiare: l’autenticità.
Robbie Williams, una delle popstar più celebri con già tre decenni di successi alle spalle, ha accettato di mettersi a nudo (non solo metaforicamente: per metà serie è in canotta e mutande) e ripercorrere la sua carriera attraverso video privati e dietro le quinte. Dagli esordi con i Take That fino agli alti e bassi della sua carriera solista, la docuserie ripercorre la sua vita mostrandoci tanto i video quanto la reazione in diretta di Williams agli stessi.
Lo sguardo dell’uomo ormai pacificato per il ragazzo turbolento e inquieto è pieno di affetto, rimorso, nostalgia e pena ed è quanto di più vicino all’onestà che un personaggio pubblico ripreso da telecamere possa offrirci (vedi il trailer).
Il peso della celebrità e della fame di successo sulla psiche di un uomo e la professionalità dell’intrattenitore si scontrano e lasciano cicatrici visibili negli occhi magnetici di Williams. Che vi piacciano o no le sue canzoni, questa docuserie è imperdibile.