La curatrice di librerie

la curatrice di librerie, è una biografia di Nancy Mitford

Aristocrazia inglese a cavallo tra le due guerre, Londra, letteratura e scrittori…
A metà tra romance e biografia – di Nancy Mitford – La curatrice di librerie di Eliza Knight è uno di quei libri che mi adocchiano dallo scaffale e mi urlano “Prendi me! Prendi me!”. E chi sono io per resistere a questo grido di soccorso?

Lucy è una ragazza americana che ama i libri più di ogni cosa al mondo, tanto da farne il suo lavoro. È infatti una curatrice di librerie, un lavoro pazzesco a cui avrei dedicato la mia vita se  ne avessi saputo l’esistenza.

Il lavoro consiste nell’organizzare le biblioteche di facoltosi collezionisti privati, cercando opere rare e spesso, come nel suo ultimo ingaggio, deve curarne anche la parte architettonica. Per seguire al meglio questo cliente, il suo datore di lavoro le ha assegnato un incarico speciale nella Heywood Hill di Mayfair, una delle librerie più antiche e blasonate di Londra. Nota mia: è davvero un posto spettacolare!!!!

Il mistero del libro di Nancy Mitford

All’emozione per l’incarico e per la trasferta si aggiunge quella di voler scoprire il mistero che aleggia intorno a un libro di Nancy Mitford, scrittrice preferita di Lucy, che lavorò in quella stessa libreria negli anni Quaranta. Lucy possiede infatti una pregiata edizione di The Pursuit of Love (pubblicato in Italia da Adelphi col titolo Rincorrendo l’amore) con dedica autografa della Mitford a una misteriosa “Iris”.

La mamma di Lucy, scomparsa da poco, aveva dedicato tutta la vita a cercare di svelare il mistero legato al libro della Miford e ora Lucy è decisa a scoprire quel mistero. Londra la aiuterà anche a fare i conti con i suoi desideri e le sue aspirazioni.

Nancy Mitford. La curatrice di Librerie di Eliza Knight
La scrittrice inglese Nancy Mitford

Devo ammettere che, nonostante abbia letto uno dei più famosi romanzi di Nancy Mitford, L’amore in un clima freddo, non conoscevo la sua biografia, né quella della sua famiglia, e non sapevo che, pur in sordina, è stata una delle scrittrici inglesi più importanti del ‘900.

I “Bright Young Things”

Mi sono appassionata alla sua storia, alla sua vita di ragazza degli anni ‘30 appartenente ai Bright Young Things, un gruppo di giovani aristocratici bohemien che si godevano la vita. Tra cacce al tesoro in costume in giro per Londra e fiumi di champagne, erano stati così soprannominati dai brontoloni della generazione precedente.
Nancy Mitford era aristocratica, prima figlia di 7 (sei sorelle e un solo fratello) del barone Ransdale, ma questo non era sinonimo di ricchezza assoluta. Non a caso la sua passione par la scrittura, che andava da articoli di costume a tentativi di romanzi poco apprezzati perché troppo “futuristici”, era anche legato al fatto che il mensile che le passava il padre non era sufficiente a mantenerla.

La curatrice di librerie è un romanzo che viaggia su due linee rette parallele, alternando un capitolo dedicato a Lucy e uno dedicato a Nancy Mitford, questa parte consta soprattutto di lettere che la scrittrice mandava ai suoi amici letterati, da Evelyn Waugh a Mark Grant.

Un’apparente felicità

il matrimonio di Nancy Mitford, narrato in La curatrice di Librerie di Eliza Knight
Il matrimonio di Nancy Mitford con Peter Rodd nel 1933

Il sottotesto di queste lettere è permeato della infelicità della vita di Nancy, che apparentemente appariva piena di ogni cosa si potesse desiderare.
Sposata infelicemente con un uomo che non la stimava, solo nella seconda parte della sua vita riuscirà a trovare e a godersi l’amore e la vita secondo quelli che erano i suoi più intimi bisogni e desideri.

L’aiuto a rifugiati e feriti

Ma, come ho scritto prima, Nancy Mitford è stata una donna straordinaria che, durante il periodo della tragedia nazista, sfociata poi nella Seconda Guerra Mondiale, non si è lesinata nel fornire aiuto a rifugiati prima e feriti poi, tagliando i ponti con le sue due sorelle che erano emigrate in Germania incantate dal flauto malefico di Hitler, e anche con sua madre che, per quanto a distanza, le supportava.

Lo spunto narrativo del libro è dato dal fatto che Lucy, nelle sue scorribande alla ricerca di materiale prezioso per il suo cliente, trova delle lettere di Nancy. Quindi, è come se entrassimo nella vita della scrittrice degli anni ’40 attraverso gli occhi della ragazza di oggi.

La biografia di Nacy Mitford

L'amore in un clima freddo. Nancy Mitford

Entrambi i filoni sono scritti in prima persona ma su si me hanno avuto un impatto molto diverso.

I capitoli su Nancy Mitford sono estremamente curati e approfonditi, si percepisce chiaramente lo studio dell’autrice nel dipanare i fili della vita della scrittrice, dal suo matrimonio infelice ai suoi tentativi, inizialmente infruttuosi, di diventare scrittrice, fino alla sua realizzazione come donna, patriota e romanziera.

Le descrizioni particolareggiatissime degli usi e costumi d’epoca del ceto sociale di Nancy, la lentezza di alcune parti che quasi si perdono nei dettagli, (che in un altro libro di questo genere mi avevano fatto perdere il filo e annoiata), in questo caso mi hanno fatto entrare sempre di più nella mente e nella personalità di Nancy Mitford, tanto che andrò presto a procurarmi gli altri suoi libri.

La parte che racconta Lucy

Invece, la parte che riguarda Lucy, purtroppo l’ho trovata abbastanza scontata e noiosa. Quasi come contrappasso, Eliza Knight in questi capitoli non si dilunga per niente nel tratteggiare aspetti del carattere o della vita della ragazza, né approfondisce le sue aspirazioni professionali, o il suo incontro con un affascinante collega scozzese. Sembra così di passare da una interessante biografia a un libro per adolescenti romantiche. Anche se, come spesso accade nei romanzi che lavorano su due piani temporali diversi, alla fine le due protagoniste avranno un esito di vita simile, trovando la loro strada e soddisfazione.

Questo non significa che la parte su Lucy sia inutile o sprecata, ma che La curatrice di Librerie trova il suo fascino, almeno per me, solo nel conoscere e approfondire la biografia e il relativo contesto storico (del quale, chi mi legge da un po’ ormai lo sa, sono appassionata), di Nancy Mitford e delle sue scandalose sorelle.

La difficoltà di diventare una scrittrice

Nancy Mitford aveva sempre voluto diventare una scrittrice ma, prima di raggiungere il successo con Rincorrendo l’amore (The Pursuit of Love), da cui la BBC ha tratto una miniserie nel 2021, ebbe diverse delusioni con diversi romanzi. Questo in parte perché, come nelle migliori tradizioni, l’editore sbagliava i tempi di pubblicazione. Ma soprattutto perché i suoi primi romanzi erano ambientati in una decadente e “ingessata” atmosfera Regency che la scrittrice raccontava con troppa ironia e arguzia per i tempi. Non furono perciò apprezzati dal suo potenziale pubblico; situazione che cambiò dopo la guerra.

Tra i suoi “fallimenti”, chiamiamoli così, Eliza Knight ci racconta di un libro, Pasticcio di piccione, una satira sul nascente nazismo, che non solo non ebbe successo ma le procurò litigi con le sue due sorelle propendenti per Hitler. Devo dire che non sono riuscita a trovarlo, neanche in lingua originale. Però in compenso vi posso raccontare che il pasticcio di piccione era, e in parte ancora è, un piatto tipico di alcune zone dell’Inghilterra.

Ammetto che ho il pregiudizio fino a sopra i capelli, mi fa orrore solo l’idea, probabilmente la conoscenza dei piccioni romani non aiuta 😊

Però vi metto la ricetta di un piatto simile, oggettivamente poco adatto all’estate in arrivo ma che vi potete segnare per il prossimo freddo: il pasticcio di pollo. In fondo sempre di volatili si tratta!!!

Chichen Pie

Per uno stampo tondo da 25 cm

Per la pasta brisée (potete comprare quella già fatta, io però vi spiego come prepararla a casa che è più buona):

350 gr di farina
150 gr di burro
6 cucchiai di acqua gelata
10 gr di sale
1 uovo per spennellare

Per il ripieno:

1 kg di pollo tagliato a dadini
300 gr di funghi porcini surgelati
100 gr di pancetta affumicata a dadini
1 cipolla tritata finemente
2 cucchiai di farina
200 gr di latte
1 spicchio d’aglio
Burro
Sale e pepe

La prima cosa da fare è la pasta brisée.

Tagliare il burro a dadini e metterlo in freezer per 10 minuti.
Nel frattempo, mescolare insieme la farina con il sale, in una ciotola. Poi aggiungere il burro e impastare velocemente, a mano o in planetaria, cercando di non scaldare l’impasto. Non appena il burro “sparisce” alla vista, aggiungere l’acqua gelata, un cucchiaio alla volta. Potrebbe non servire tutta, bisogna smettere non appena l’impasto è lavorabile e sta insieme. A questo punto si compatta, anche se rimane grezzo va bene, si avvolge nella pellicola e si mette in frigo per almeno 2 ore (fino a tre giorni).

Dedichiamoci al ripieno:

Mescolare i due cucchiai di farina con il sale e infarinare i dadini di pollo. Mettere un cucchiaio di burro in una padella capiente e rosolare il pollo da tutti i lati, poi scolarlo e metterlo da parte.

Nella stessa padella rosolare la pancetta, una volta abbrustolita, scolarla lasciando il grasso e unirla al pollo. Nel grasso della pancetta cuocere la cipolla fino a che non diventi trasparente, poi mescolarla al pollo e mettere da parte.

Sempre nella stessa padella soffriggere lo spicchio d’aglio e poi aggiungere i funghi, ancora congelati.

Non appena ammorbiditi, aggiungere sale, un cucchiaio di farina e far andare finché la loro acqua non sia quasi del tutto evaporata. A questo punto aggiungere il latte, portare a bollore, unire il miscuglio di pollo, pancetta e cipolla e mescolare bene. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per circa mezz’ora.  Poi spegnere e far raffreddare.

Nel frattempo, tirare fuori l’impasto dal frigo, per poterlo stendere meglio.

Scaldare il forno a 180 gradi.
Dividere l’impasto in due parti, una più grande dell’altra.
Con quella grande foderare le pareti di una teglia da circa 25 cm di diametro, unta e infarinata. Bucherellare il fondo con una forchetta poi inserire il ripieno.
Stendere la restante pasta e usarla come coperchio, facendo dei tagli decorativi per permettere al vapore di uscire durante la cottura. Spennellarlo con uovo diluito in acqua e cuocere circa un’ora. Far raffreddare un poco prima di servirla.

Simona Chiocca

Simona Chiocca

Napoletana di nascita e romana per scelta, da sempre sono innamorata della cara vecchia Inghilterra. Lavoro nella produzione cinematografica e da che ho memoria sono appassionata di cucina e passo quasi ogni momento libero spignattando e infornando a più non posso. Cinefila e profondamente gattara, vivrei in un autunno perenne con libri e tè.

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